Giovedì ventisette settembre scorso, secondo quanto si legge anche sul sito di Genova Today,
un presidio regolarmente autorizzato della Lega sarebbe stato
“importunato” da questi due ragazzi – di ventinove e trentadue anni – che hanno avuto l’ardire di consigliare ai
passanti di non fermarsi e proferire qualche parolina gentile verso i
nazisti presenti.
Certo, i due
giovani hanno anche "aiutato" i militonti leghisti a disfarsi del
materiale – appropriandosi dei volantini, e buttando i loro luridi
vessilli nel posto più consono, il cassonetto della spazzatura – ma
questo non giustifica il comportamento dei coraggiosissimi seguaci del
ministro degli Affari interni, che hanno provveduto a chiamare in loro
aiuto le “forze dell’ordine”.
La
Carta costituzionale italiana vieta la ricostituzione, sotto qualunque
forma, del disciolto partito fascista; la Lega si sta dimostrando,
ogni giorno di più, una replica della formazione politica che ha
oppresso il popolo italiano per oltre vent’anni: pertanto non le deve
essere concesso alcuno spazio pubblico per propagandare i suoi
dis-valori di odio verso tutto ciò che non è conforme al suo pensiero.
Bosio (Al), 07 ottobre 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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