domenica 7 ottobre 2018

pc 7 ottobre - Brasile - le elezioni odierne aprono la strada al golpismo politico/militare di Bolsonaro - Lula e la sua degenerazione hanno servito la reazione e l'imperialismo - Intensa e popolare campagna di boicottaggio dei maoisti

Brasile: si tengono oggi le elezioni generali, Bolsonaro favorito nei sondaggi per la presidenza

Brasilia , 07 ott 08:55 - (Agenzia Nova) - Si tengono oggi in Brasile le elezioni generali, durante le quali si eleggerà anche il nuovo presidente della Repubblica. Secondo tutti i sondaggi pubblicati nelle ultime settimane, il favorito nelle intenzioni di voto è il candidato delle destre, Jair Bolsonaro. Secondo quanto emerge dal sondaggio diffuso ieri dalla Confederazione nazionale dei trasporti (Cnt) insieme all'Istituto di ricerca Mda, l’ex capitano dell’esercito è salito al 36,7 per cento nelle preferenze degli elettori, rispetto al 28,2 per cento del precedente sondaggio, mentre il consenso per il suo principale sfidante, il candidato del partito dei lavoratori (Pt), Fernando Haddad, si ferma al 24 per cento, un punto in meno rispetto al 25,2 per cento registrato in precedenza. Il sondaggio ha un margine di errore di 2,2 punti percentuale.

Bolsonaro è stato dimesso sabato scorso dall’ospedale in cui era ricoverato dopo essere stato accoltellato . Ex capitano riformato dell'esercito, Bolsonaro guida la coalizione formata dal Partito
social liberale (Psl), dal Partito del rinnovamento laburista brasiliano, e gode anche del sostegno di tutte le forzeapertamente reazionarie in Brasile. Seduto da 25 anni sui banchi del Parlamento nazionale, nel 2014 è stato il deputato federale più votato a Rio de Janeiro, con 464.000 voti. Il suo profilo ultrareazionario è alimentato anche da diverse dichiarazioni contro gli omosessuali, a favore del possesso di armi e del regime militare, con accenti che sfociano nell'apologia del golpisnmo e della tortura.

Fernando Haddad,
origini libanesi, è stato ministro dell'Educazione nei governi di Lula e Dilma Rousseff e ex sindaco della città di San Paolo. La sua candidatura era divenuta quasi obbligata dal 31 agosto, giorno in cui la giustizia elettorale aveva definitivamente chiuso le porte alla corsa di Lula, dopo la condanna a dodici anni e un mese di carcere per corruzione e riciclaggio di denaro. La proclamazione ufficiale è arrivata entro il termine di dieci giorni fissato da un ministro della Corte suprema brasiliana, Luis Roberto Barroso, perché il partito nominasse il candidato alle elezioni. L'ex sindaco, che era stato indicato da Lula come potenziale vicepresidente, ha scelto di correre in ticket con Manuela d'Avile.

Nel caso nessun candidato raggiunga il 50 per cento più 1 dei voti validi, si passerà al ballottaggio, previsto per il 28 ottobre. Dalle urne usciranno anche i nomi degli 81 senatori brasiliani, eletti tre per ognuno dei 27 stati della federazione, e dei 513 deputati, eletti in numero proporzionale alla popolazione su base statale. Camera e Senato formano il Congresso nazionale brasiliano, il parlamento sede del potere legislativo. I senatori sono eletti per un mandato di otto anni. Un terzo dei seggi vengono rinnovati in una prima elezione e due terzi dei seggi nelle successive elezioni. Nel 2018 verranno rinnovati i mandati di due terzi dei senatori.

Não Vote, Organize-se e lute!Nem Eleição, Nem intervenção militar! Revolução já

Pichação no bairro Engenho de Dentro, Rio de Janeiro. Outubro de 2018.

Nessun commento:

Posta un commento