lunedì 8 ottobre 2018

pc 8 ottobre - Lo spread a oltre 300 e il crollo delle borse sono gli effetti della manovra antipopolare di Salvini e Di Maio che sarà pagata dalle masse popolari

L’aumento dello “spread” e la caduta delle borse con cui i “mercati” hanno aperto questa mattina, cosa che quasi tutti si aspettavano dopo la lettera inviata dalla Commissione europea sul cosiddetto Def, il Documento di economia e finanza, cioè la classica “manovra economica” annuale del governo, avrà come effetto reale l’aumento delle tasse e i tagli alla spesa pubblica per le masse popolari italiane perché serviranno “nuove risorse”.
La “manovra” ingannapopolo si aggira sui 40 miliardi e per “trovarli” già i due fascio razzisti si sono inventati numeri fantasiosi! Adesso il duo Di Maio Salvini infatti, dovrà “trovare” ulteriori miliardi perché bisognerà pagare i nuovi interessi sui titoli emessi dallo Stato determinati dai movimenti finanziari…

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dal Sole 24 Ore online
Piazza Affari cade (-2%) dopo la lettera Ue, spread oltre 300 punti
di A. Fontana e P. Paronetto
08 ottobre 2018

In rosso tutte le blue chip milanesi, a partire dalle banche. Mercato in allarme anche per il tonfo di Shanghai dopo che la Banca centrale cinese ha tagliato la riserva obbligatoria per le banche locali, alimentando i timori sul ritmo di crescita dell’economia. L'euro scivola sotto quota 1,15 dollari
ANDAMENTO TITOLI
FTSE MIB-2.31%
Banco Bpm-5.94%
Unicredit-5.04%
Piazza Affari maglia nera tra le Borse europee: il FTSE MIB milanese fa segnare la peggiore prestazione in un Vecchio Continente comunque in calo generalizzato dopo la lettera con cui venerdì sera la Commissione europea ha espresso al Governo italiano la sua preoccupazione per le previsioni di deficit contenute nella Nota di aggiornamento al Def. Tutte in rosso le blue chip di Piazza Affari, a partire dalla banche con lo spread salito oltre i 300 punti base: le vendite colpiscono in primo luogo Banco Bpm(entrata anche in volatilità), Unicredit e Intesa Sanpaolo. Tengono le utilities con Terna e A2a, insieme a Luxottica Group, che attende il via dell'0fferta pubblica di scambio che chiuderà la maxi fusione con Essilor.

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