- PRESIDIO IERI, 10 OTTOBRE, SOTTO LA PREFETTURA
- contro il razzismo, arma dei padroni,
- contro il decreto fascista sulla "sicurezza", voluto per la repressione delle lotte proletarie dei migranti e dei movimenti, del governo fascio-populista che ha trovato la strada spianata dal decreto Minniti-Orlando e dalle politiche securitarie dei governi di falsa sinistra e di destra, dalla Turco-Napolitano alla Bossi-Fini, a Maroni.
- Scendiamo in piazza anche per la liberazione del sindaco di Riace, Mimmo Lucano e per ricordare Soumayla Sako. bracciante immigrato, sindacalista, ucciso da mani razziste proprio dopo l'insediamento di questo governo fascio-razzista..
- Ma anche per dire forte e chiaro che i fascisti, che hanno nel ministero degli Interni il loro referente, devono essere messi fuori legge e chiudere i loro covi.
- A Ravenna i fascisti vengono autorizzati a manifestare da Questura e Prefettura, l'amministrazione a guida PD gli ha già concesso gli spazi comunali, fanno ronde serali, aggrediscono compagni e imbrattano muri con i loro simboli, ma nessuno applica le leggi per il reato di APOLOGIA DI FASCISMO. Invece contro i compagni della Rete Antifascista che li contrastano, che hanno pure ripulito un muro da tempo imbrattato di svastiche, vengono criminalizzati e colpiti da provvedimenti repressivi.
giovedì 11 ottobre 2018
pc 11 ottobre - Da Ravenna rete antifascista
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento