11 miliardi
in meno significa 11 miliardi in meno spesi dai lavoratori e dalle loro
famiglie e significa 11 miliardi che arricchiscono le casse dello Stato dalle
quali, tra l’altro, si pagano gli interessi ai ricchi di questo paese che hanno
in mano titoli di stato di vario tipo!
Corte dei
Conti: «Nel 2015 calano i redditi dei dipendenti statali»
Riduzione di 1 punto percentuale sul
2014. Con il blocco degli stipendi la spesa si è ridotta del 6,3%. Risparmi per
11 miliardi di euro, ma turn over di nuovo inceppato.
08 Giugno 2016
Dall'inizio della stretta sul pubblico impiego, ovvero
dal decreto legge del 2010 che ha bloccato gli stipendi degli statali, si è
registrata «una riduzione della spesa per redditi da lavoro dipendente di quasi
11 miliardi di euro (il 6,3% in meno), con un riposizionamento della variabile
ai livelli del 2006». Tradotto: gli incrementi dovuti a due tornate
contrattuali si sono di fatto annullati.
I calcoli li ha fatti la Corte dei Conti, che mercoledì 8 giugno ha presentato la relazione sul costo del lavoro pubblico. Ma c'è di più.
I calcoli li ha fatti la Corte dei Conti, che mercoledì 8 giugno ha presentato la relazione sul costo del lavoro pubblico. Ma c'è di più.
NEL 2015 I REDDITI DEGLI STATALI VALGONO 161,7 MLD. Nel corso del 2015, infatti, i redditi da lavoro dipendente si sono attestati su un valore di 161,7 miliardi di euro, con quella che la
Corte stessa ha definito «una sorprendente riduzione rispetto al 2014 di oltre un punto percentuale». Eppure, la nota di aggiornamento al Def 2015 aveva previsto una «seppur lieve ripresa della dinamica incrementale».
Per il futuro, i magistrati contabili non prevedono inversioni di tendenza. Anzi, con riferimento al turn over, la Ragioneria generale ipotizza «un ulteriore dimagrimento del numero dei pubblici dipendenti di oltre un punto percentuale».
IN ARRIVO UN CONTENIMENTO DELLE ASSUNZIONI.
Si ripropone così una misura che sembrava superata
nella manovra precedente, quella relativa all'esercizio 2015.
MADIA: «VICINI A UNA NUOVA STAGIONE». Il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, intervenendo alla presentazione della relazione della Corte dei Conti, ha provato a tranquillizzare gli statali: «Siamo alla vigilia della riapertura della stagione contrattuale», ha detto Madia.
Prima però occorre finalizzare l'accordo sui comparti, poi si potrà iniziare. Con quale criterio? «Sostenere prima i lavoratori che hanno subìto di più la crisi, chi guadagna 200 mila euro l'anno può aspettare», ha precisato il ministro.
http://www.lettera43.it/economia/macro/corte-dei-conti-nel-2015-calano-i-redditi-dei-dipendenti-statali_43675248932.htm
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