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Gianluca Di Feo lo scorso dicembre magnificava su l'Espresso le doti marziali dei
“piloti da remoto” che, seduti in una sala comandi in Puglia,
telecomandano areoplanini fotografici che spiano quel che avviene nello
stato islamico. Uno di essi dichiarava: “Anche se rimaniamo a distanza
di centinaia o migliaia di chilometri, per noi è come essere laggiù.
'Sentiamo' il volo...”.
....l'Italia supporta una
fazione curda molto particolare, il Pdk, che governa il Kurdistan
iracheno in
modo dispotico ed è diretto da un presidente non eletto, la cui famiglia controlla tutte le ricchezze e calpesta la costituzione, umiliando gli altri partiti e l'opposizione parlamentare, e instaurando una sorta di dittatura petrolifera grazie alla repressione di scioperi e manifestazioni e alla persecuzione di qualsiasi dissenso.
modo dispotico ed è diretto da un presidente non eletto, la cui famiglia controlla tutte le ricchezze e calpesta la costituzione, umiliando gli altri partiti e l'opposizione parlamentare, e instaurando una sorta di dittatura petrolifera grazie alla repressione di scioperi e manifestazioni e alla persecuzione di qualsiasi dissenso.
.....tuttavia a
Renzi e Mogherini le dittature quando sono
“petroliferi”, piacciono, e questo nonostante il presidente del Pdk
Barzani sia accusato da molte vittime dell'Is di aver letteralmente
consegnato centri abitati e intere comunità religiose allo stato
islamico nel 2014, permettendo abominevoli massacri.
...Appoggiare “i curdi” del Pdk significa
per l'Italia, oltre a supportare una forza reazionaria ed ambigua,
legittimare chi da due settimane pone sotto completo embargo, anche
alimentare, la resistenza del Rojava contro lo stato islamico nella
Siria settentrionale (su richiesta del padrino politico del Pdk, la
Turchia).
.....I
militari italiani; faranno da scorta mercenaria alla ditta
Trevi presso la diga di Mosul. Poniamo fine alle invenzioni
propagandistiche. Opera di bene? No. la diga di Mosul è stata costruita su un sito inadatto
e secondo tecniche irresponsabili dall'italiana Impregilo, che intascò i soldi per questo disastro da
Saddam Hussein tra il 1981 e il 1986. ...tutti gli
studi asseriscono che la diga deve essere demolita e sostituita da
un'altra più a sud, che aspetta di essere completata dal '91; ma, si
capisce, continuare a “soccorrere” e “restaurare” il mostro che abbiamo
costruito è un affare lucroso, e l'Italia di queste cose (molto più che
di battaglie “in prima linea”) se ne intende...
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