mercoledì 20 aprile 2016

pc 20 aprile - Hollande abbraccia il presidente della tortura

L'imperialismo francese con Hollande cavalca l'orribile assassinio di Giulio Regeni, per rafforzare i legami economici militari con la dittatura di AL SISI.

Estendere la denuncia e mobilitazione all'imperialismo francese!

Sorride e si compiace, stringe mani e accordi, incamera plausi e applaude il presidente Al Sisi. La Francia di Hollande gli porge quel miliardo e mezzo che Obama aveva congelato;
solo qualche settimana fa la dinastia Saud gli aveva allungato l’anticipo dei dodici miliardi di petrodollari promessi, anche se il mercato del greggio vive gli stenti del periodo.  Il generale si fa scherno dei procuratori italiani, della Farnesina, di palazzo Chigi. L’Italia pianga Regeni, nessuno l’ascolta neppure in Europa se tale è la solidarietà dei fratelli franco-tedeschi. Così come qualcuno ipotizza, il golpista vestito da statista può meditare vendette indirette. Favorendo, o comunque non ostacolando, l’apertura di rotte della disperazione dal suo Paese verso nord, in una rilanciata tratta mediterranea. I dannati del mare, oltre che dalle disastrate coste libiche, iniziano a partire pure da quelle egiziane. 
Ciascuno fa il suo gioco. La Francia acquista altro mercato, sfilandolo probabilmente proprio all’Italia sul fronte delle infrastrutture (gli accordi prevedono la costruzione d’una terza rete metropolitana al Cairo). Ma al di là della concorrenza, più o meno leale, in un mercato globale che non conosce questa virtù, la questione dei diritti civili che imbelletta certi discorsi dei politici d’Oltralpe cade totalmente nel dimenticatoio. Così il colpo ferale a una presunta fermezza contro quel terrorismo di Stato che ha in Al Sisi un campione del crimine, lo regala la nazione della libertà e della fratellanza. Non solo non esiste la presunta Unione Europea, come i poveri profughi colano picco gli stessi princìpi della democrazia borghese.

Nessun commento:

Posta un commento