Nelle
cave del bacino di Colonnata, una frana di circa 2.000 tonnellate di roccia ha
sepolto due lavoratori del marmo.
L'ennesimo
“incidente” sul lavoro che spezza la vita di due cavatori che si aggiungono a
molti, troppi altri.
Secondo
fonti dell'ASL locale dal 2005 ad oggi, i morti nei bacini estrattivi sono nove
(9!), esclusi i due cavatori.
Gli
infortuni (dichiarati e certificati) sono circa 1.300, con una media di 2 feriti
ogni giorno. Una guerra contro gli operai e le loro
famiglie!
I
lavoratori rischiano la loro vita ogni giorno e i padroni ingrassano i loro
capitali. In nome del profitto, si tagliano fondi alla sicurezza, si rendono
precari i diritti e si costringono i lavoratori a subire il ricatto della
disoccupazione. Poco importa che questi fatti accadano in una ditta privata o in
una cooperativa. La logica del profitto e del mercato capitalista impone a
chiunque le sue leggi.
In
questo contesto generale, vengono negati i più elementari diritti conquistati in
decenni di lotte dai lavoratori, la liquidazione dello Statuto dei lavoratori e
il Jobs Act ne sono l'ultimo esempio.
Il
sistema capitalista, non può garantire sicurezza e benessere ai lavoratori e
allo stesso modo distrugge il sistema ambientale, base dei suoi enormi
profitti.
Solo
i lavoratori possono costruirsi una vita dignitosa e rispettosa della vita umana
e curare l'ambiente in cui vivono. Per fare questo però, devono prendere in mano
il loro destino e divenire protagonisti della loro
emancipazione.
Lottare
per una società senza sfruttamento è l'unica via possibile e realistica che i
lavoratori hanno a disposizione. Il capitalismo uccide!
Per
questo un nuovo mondo non solo è possibile ma necessario!
IL
CAPITALISMO NON HA DIFETTI, E’ IL DIFETTO!
Centro
di Documentazione
“Gino Menconi” di Massa Carrara
aderente
al Coordinamento Comunista Toscano (CCT)
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