E i confederali dimostrano, ancora una volta, di essere un ostacolo da rimuovere per una vera lotta per la sicurezza sul lavoro
La tragedia si è consumata nel primo pomeriggio di martedì in via Baiona, per l'uomo non c'è stato nulla da fare
Redazione RavennaToday - 19 aprile 2016
Tragedia al petrolchimico di Ravenna, nel primo pomeriggio di martedì, con un operaio siciliano 43enne di una ditta esterna, la Cam Impianti di Ravenna, che ha perso la vita in una esplosione. Il
dramma si è consumato verso le 14.30, alla Cfs-Camlin (ex Borregard) di via Baiona, quando, secondo le prime ricostruzioni, l'uomo, Nunzio Pizzardi, ha iniziato un intervento di manutenzione in una conduttura. L'operaio ha iniziato ad operare con un flessibile e, da quanto emerso, le scintille avrebbero innescato lo scoppio che ha investito l'addetto rimasto ferito, in maniera mortale, dal pezzo di acciaio. Soccorso sul posto, ai primi sanitari le sue condizioni sono apparse estremamente gravi ed è stato richiesto anche l'intervento dell'elimedica. Caricato sull'ambulanza, il cuore dell'uomo ha cessato di battere durante il trasporto. L'incidente è stato ricordato in consiglio comunale con un minuto di silenzio. Le indagini sono seguite dalla Polizia di Frontiera. Presenti anche i Carabinieri e il personale della Medicina del Lavoro.
Saranno le indagini in corso a chiarire le dinamiche dei fatti accaduti. "Di certo resta che ancora una volta il lavoro si trasforma in tragedia e questo non è altro che uno dei tanti episodi che portano all'interruzione della vita dei lavoratori - esordiscono Fim-Fiom-Uilm di Ravenna -. Troppe volte nella nostra città abbiamo sentito dire “Mai più”, eppure ancora una volta siamo qui". I sindacati "esprimono le condoglianze alla famiglia del lavoratore" e annunciano che in occasione dello sciopero generale dei metalmeccanici di mercoledì, quando ci sarà nella mattinata un presidio davanti alla Confindustria di Ravenna alle ore 10, osserveranno un minuto di silenzio in memoria del lavoratore tragicamente scomparso.
Sull'incidente arriva anche una nota dell'azienda: "Cfs Europe e tutti i suoi dipendenti intendono innanzitutto esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore. La perdita di una vita umana, in questo caso avvenuta durante lo svolgimento delle ordinarie mansioni lavorative, lascia sempre sgomenti e pieni di dolore". Inoltre si spiega che "Cfs Europe è controllata al 100% da Camlin Fine Sciences, società indiana che nel marzo 2011 ha deciso di investire nella produzione di catecolo e idrochinone presso il distretto chimico di Ravenna rilevando la società e riassumendo il personale appena dismesso dalla precedente gestione. Cfs Europe occupa 44 dipendenti e non ha mai registrato nella sua storia produttiva infortuni gravi o decessi. L’azienda di manutenzione per cui lavorava Pizzardi presta i propri servizi alla Cfs Europe da più di un decennio. Cfs Europe sta già attivamente cooperando con l’autorità giudiziaria e gli altri organi preposti che hanno già avviato le opportune verifiche su quanto accaduto al fine di poter fornire un quadro preciso dell’incidente".
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