Sull'Ilva il governo conferma tutte le cose peggiori che abbiamo già denunciato sul
decreto del 24 dicembre - i sindacalisti Palombella e Landini sono contenti e entusiasti - ma anche esponenti del mondo confindustriale ammettono i "buchi neri" del decreto
Lo Slai cobas per il sindacato di classe ne parla il 10 gennaio in assemblea e poi dovranno cominciare le
danze...
Nell'incontro di ieri tra la Min. Guidi e Fim, Fiom, Uilm, è stato "chiarito" che vi sarà una a
Newco che partirebbe con un capitale di 250 milioni... ma stiamo su
"scherzi a parte"? Se i 250 milioni dati dalle Banche non
sono durati che pochi mesi...
In realtà è tutta la questione
finanziamenti che è un grande bluff..., si tirano in ballo vecchi
contenziosi... il 1,2 miliardi di Riva per ora non utilizzabili..
RENZI
E I SINDACATI CHE APPOGGIANO QUESTO INTERVENTO DELLO STATO STANNO
PRENDENDO IN GIRO GLI OPERAI E LE MASSE POPOLARI DI TARANTO!... (continua)
(Dal
Quotidiano) - "...Viene confermata la strategia emersa nelle
scorse settimane. L'amministrazione controllata straordinaria
dell'Ilva verrà richiesta dopo il 14 gennaio, e nei prossimi 3 mesi
cederà in affitto gli assets di Ilva e i rapporti di lavoro con i
16 mila dipendenti ad una Newco pubblica.
La
Newco, che avrà un capitale sociale di 250 milioni, potrà
utilizzare da subito, con il coinvolgimento di Fintecna, risorse
provenienti da un contenzioso della vecchia Italsider (150 milioni),
finanziamenti della Bei e, al solo scopo di soddisfare il piano
ambientale Aia, 1,2 miliardi sequestrati alla famiglia Riva.
Nel
decreto si fa riferimento anche ad investimenti per 2 miliardi di
euro che serviranno per effettuare investimenti infrastrutturali
nella città di Taranto. Questo processo di statalizzazione, nei
piani, servirà a rimettere in sesto il polo industriale in vista di
una vendita (all'asta o dopo trattativa privata) che non verrà però
in tempi stretti. Nei piani di Palazzo Chigi ci vorranno almeno 2
anni prima che l'Ilva possa diventare appetibile sul mercato".
IL
BLUFF DEL DECRETO ILVA: SE LO DICE ANCHE UNO DEL CENTRO STUDI
CONFINDUSTRIA...
Scrive
Pirro - "...l'azienda - che è tuttora di proprietà privata
con il gruppo Riva al 90% e il Gruppo Amenduni al 10% - andrà in
amministrazione straordinaria ai sensi della legge Marzano che sarà
modificata per un periodo massimo di 36 mesi...
Ma
si chiede Pirro - "... Come verrà tutelato il diritto di
proprietà degli attuali azionisti?
Continua
Pirro - "...per l'attuazione del piano ambientale si
prevedono 375 milioni per il 2015 e il 2016 (provenienti dal piano di
azione coesione e dal Fesr) oltre 137 milioni che arriveranno da
Cassa depositi e prestiuti tramite Fontecna...
Ma
Pirro stesso ricorda altre cifre - "...Un primo
elemento da verificare sarà come verranno trattati in tale
amministrazione i crediti di banche e fornitori, le prime già
esposte per circa 1,5 miliardi e i fornitori - soprattutto quelli di
Taranto - per una cifra che se fosse congelata potrebbe determinare
un vero e proprio tracollo....
...Le
risorse previste per il risanamento sono sufficienti? E la
possibilità di recuperare il miliardo e duecento milioni sequestrato
ad Adriano Riva... è realmente disponibile, avendo il diretto
proprietario fatto ricorso in appello alla sentenza così da bloccare
l'utilizzo effettivo di quel miliardo?
E
NOI AGGIUNGIAMO CHE SI STA SCHERZANDO CON I NUMERI. PER L'ATTUAZIONE
DELL'AIA UFFICIALMENTE SONO STATI PREVISTI 1,8 MILIARDI; A SUO TEMPO
BONDI PARLO' DI 4 MILIARDI NECESSARI IN REALTA'; PER NON PARLARE
DELLA QUANTIFICAZIONE IN 8 MILIARDI DI EURO FATTA DALLA GIUD. TODISCO
PER IL RISANAMENTO DA FARE E NON FATTO NEGLI ANNI.
Ancora
Pirro - "Il Commissario dovrà poi vendere o affittare gli
impianti al miglior offerente, che dovrà impegnarsi a garantire
produzione e ambiente ma senza vincolo occupazionale..."
Ma
si chede Pirro - "...E l'Aia l'autorizzazione integrata
ambientale rilasciata nel 2012 che stabiliva un tetto massimo di 8
milioni di tonnellate annue producibili, può essere superata in
questa soglia massima, portando la produzione massima a livelli più
elevati?...
"...
E l'occupazione - che vede oggi 11.480 addetti diretti (più almeno
altri 5000 tra operai dell'appalto e aziende dipendenti dalla
produzione Ilva - ndr) sarà tutelata?...Certo le leggi del mercato e
della domanda sono quelle che decidono, ma si prevede una riduzione
di capacità produttiva o un suo incremento magari con l'utilizzo del
preridotto di ferro? Ma questo porterebbe ad esuberi di manodopera
molto elevati..."
Conclude
Pirro - "...Il Commissario non potrà essere indagato se
attuerà il piano aziendale... occorre ora definire il decreto in un
accurato dettaglio anche per impedire che sia attaccabile sotto il
profilo della costituzionalità e in sede europea".
VALE
A DIRE: MANO LIBERA AL COMMISSARIO... MA PERCHE' IL GOVERNO RENZI SA
BENE DI FARE UN DECRETO IN VIOLAZIONE DI LEGGI E NORME EUROPEE.
QUINDI, IN REALTA' SI TRATTA DI UN DECRETO CHE POTRA' DECADERE DA UN
MOMENTO ALL'ALTRO.
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