Questo rito del discorso di fine anno di Napolitano, quest'anno è stato particolarmente insopportabile.
Un Napolitano particolarmente rintronato, politichese che purtroppo se ne va con le sue gambe e non nè a furor di Costituzione, da lui bellamente ignorata e violata per coprire tutto e il contrario di tutto della politica e dell'economia della classe dominante e che meritava almeno un impeachment, nè a furor di popolo come sarebbe stato meglio.
Chi verrà ora sarà quello che sta bene a Renzi e Berlusconi, e quindi il peggio possibile.
I nomi che si fanno sono politicanti e donne politicanti di lungo corso o nomi a capocchia.
Questo Stato non è quello nato dalla Resistenza anzi è dentro la tendenza a moderno fascista, quindi il contrario della Resistenza.. e su questo avremo molto da ritornare nei prossimi giorni e mesi, avrà quindi il presidente che si merita o che serve alla classe dominante per segnare il tempo.
Il discorso di fine anno vero è quello di Renzi che approva il jobs act, e rilancia con l'appoggio di tutto l'establishment politico-economico del paese e con 100 televisioni al suo seguito.
Il fumo di Renzi ha prodotto l'arrosto del jobs act e del decreto ilva che è anch'esso una cosa importante e ora attacco al diritto di sciopero e alle pensioni.
Rilanciare la lotta per rovvesciarlo è decisamente la priorità ma come e quando è ancora da vedere, bisogna ragionare di più e meglio su quello che è successo nel 2014 e in particolare lo sciopero generale mancato - non quello inutile del 12 dicembre. Renzi deve essere seppellito, ma lo sciopero generale non basta, nè basterà. Bisogna che ognuno faccia il suo intanto, anche cambiando se stessi a partire da noi, poi che si uniscano seriamente le forze, e poi.. serve una rivolta operaia e popolare, serve un movimento studentesco rivoluzionario, serve l'unità dei comunisti autentici nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse.
proletari comunisti - PCm Italia
gennaio 2015
Nessun commento:
Posta un commento