martedì 2 aprile 2013

pc 2 aprile. Basta Riva! Ilva:fiammata al Tna2, ustionato operaio, secondo incidente in pochi giorni



02 aprile

(ANSA) - TARANTO, 2 APR - Un operaio di 50 anni, Giovanni De Santis, della ditta 'Iris', ha riportato ustioni ad una mano per una fiammata mentre tagliava un grosso bullone con un cannello, durante un intervento al Treno nastri 2 dell'Ilva. L'operaio e' stato soccorso dai colleghi e trasportato nell'infermeria dell'Ilva e poi all'ospedale 'Santissima Annunziata'. Pochi giorni fa un operaio dell'Ilva aveva riportato la frattura scomposta della caviglia destra, rimasta incastrata tra rullo e lamiera nel reparto Pla 2.




dal comunicato finale della Rete nazionale a conclusione dell'iniziativa nazionale nella giornata del 22 marzo all'Ilva:


"Noi siamo per la messa a norma radicale e d'emergenza dell'azienda, da imporre a qualsiasi proprietà Riva, nuovi assetti, Stato, con i fondi necessari prelevati dai profitti dei padroni, con misure anche di esproprio senza indennizzo.
Noi siamo perchè questa messa a norma avvenga con l'utilizzo pieno di tutti gli attuali operai dell'Ilva nei lavori di bonifica, garantendo il salario pieno – questa soluzione va estesa alle ditte dell'indotto.
Noi siamo per dare potere di proposta e di controllo agli operai dell'Ilva sui lavori da fare e sulla tempistica di essi.
Noi siamo per la riduzione dell'orario del lavoro nella siderurgia e negli impianti inquinanti e per il riconoscimento dei benefici pensionistici da lavori usuranti per tutti gli operai operanti nella zona industriale e ai Tamburi, in particolare per i lavoratori cimiteriali.
Noi siamo per lo sviluppo di un piano di bonifica di Taranto e del territorio, a partire dal quartiere Tamburi, con massicci investimenti dello Stato, che sia opportunità di lavoro per i disoccupati di questa città anche tramite un grande piano di corsi di formazione retribuiti e finalizzati al lavoro.
Noi siamo per un piano sanitario d'emergenza per Taranto per monitorare salute dei cittadini, malattie professionali, e prevedere strutture ospedaliere in grado di intervenire con le migliori cure e tecnologie esistenti.
Noi siamo per un processo rapido ai responsabili del disastro ambientale e sanitario secondo il modello realizzato per Thyssen ed Eternit, che utilizzi i reati di omicidio volontario e disastro ambientale.
Noi siamo per la costituzione di parte civile associata di lavoratori e cittadini per giusti risarcimenti nei processi in preparazione.
La Rete sostiene tutte le lotte in fabbrica e sul territorio che assumano questi obiettivi e obiettivi similari e sostiene la necessità di uno sciopero generale e di una manifestazione a Roma.
La Rete lavora per l'unità e la cooperazione tra operai e masse popolari e contrasta fermamente posizioni e iniziative che mettano in contrapposizione operai e cittadini e che mettano in contrapposizione lavoro in fabbrica e salute dei cittadini La Rete sostiene su scala nazionale potenziamento del ruolo degli Rls in fabbrica da eleggere sui posti di lavoro tra tutti i lavoratori indipendentemente dalle sigle sindacali postazione ispettiva in tutti gli impianti industriali come l'Ilva corsie preferenziali per i processi aventi oggetto sicurezza e salute sui posti di lavoro e tutela ambientale sul territorio costituzione automatica di parte civile per tutte le associazioni familiari, sindacali, ambientali fondo di sostegno per i familiari delle vittime del lavoro".

Taranto 22 marzo 2013 Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio
bastamortesullavoro@gmail.com
info 347-1102638




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