Solidarietà ai manifestanti caricati dalla polizia a difesa del passaggio della gru che solleverà le parabole del MUOS , che si sono scagliati contro i tanti che legittimamente protestavano e resistevano per un diritto inalienabile quale quello alla salute dell'ambiente, ad una vita sicura delle popolazioni.
Se per il governo "al servizio" degli USA la vita delle popolazioni locali non vale nulla mentre contano solo gli interessi geostrategici/militari, legittimo e necessario è lottare e combattere fino in fondo
Rete Nazionale per la Sicurezza sui posti di lavoro e sul territorio - Nodo di Palermo
NO Muos
Ricondivisa, grazie per la solidarietà!
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NO MUOS, LIPU: "Rischi per
la salute e la natura"
SICILIA, PROTESTE CONTRO IL
SISTEMA DI TELECOMUNICAZIONI “MUOS”.
LIPU: “GRAVI RISCHI PER LA SALUTE
UMANA, LA SICUREZZA
E IL PATRIMONIO NATURALISTICO”
Comitati e associazioni, abitanti
contro la costruzione
del potentissimo sistema
statunitense di telecomunicazione satellitare militare
nel cuore della Riserva Naturale
Orientata "Sughereta di Niscemi" (CL)
“Temiamo gravi rischi per la
salute dell’uomo, per la sicurezza e l’ambiente”. E’ l’allarme lanciato dalla
LIPU-BirdLife Italia riguardo il “MUOS” (Mobile User Objective System), il
progetto militare di telecomunicazioni della Marina militare Usa in fase di
realizzazione in Sicilia a Niscemi, in provincia di Caltanissetta.
L’impianto, uno dei quattro
progettati a livello mondiale dalla marina statunitense, sorgerà nel cuore
della Riserva naturale Orientata “Sughereta di Niscemi”, tra le querce secolari
dell’ultima foresta mediterranea della Sicilia centro-meridionale. Il progetto,
contro il quale stanno lottando in questi giorni comitati di cittadini e
associazioni ambientaliste, prevede tre grandi antenne paraboliche dal diametro
di oltre 18 metri
per le trasmissioni verso i satelliti geostazionari e due trasmettitori
elicoidali in banda UHF (altissima frequenza), di 149 metri d’altezza, per
il posizionamento geografico.
Il terminale ha il compito di
assicurare il funzionamento della complessa rete satellitare in grado di
controllare e gestire tutte le forze armate Usa attive sul pianeta.
Come denunciato un anno fa dal
Politecnico di Torino, incaricato dal Comune di Niscemi di valutare i rischi
dell’impianto, sono gravi i rischi per la natura e per l’uomo, dalla sicurezza
aerea all’esposizione della popolazione ai fasci di microonde, che, oltre a
essere pericolosi e potenzialmente letali entro il raggio di un chilometro,
sono in grado di interferire con aeromobili distanti decine di chilometri,
oltre che con il vicino aeroporto di Comiso, prossimo all’apertura. Secondo il
Politecnico “sono tutt’altro che remote le ipotesi di incidenti aerei ed è
incomprensibile come ciò non sia stato preso in considerazione dagli studi
progettuali”. Il fascio di onde potrebbe interferire in modo grave anche con
apparecchiature mediche come pacemaker, defibrillatori, apparecchi acustici e
attrezzature ospedaliere.
Non sono meno gravi gli effetti
negativi sulla natura, in parte già messi in atto con la distruzione di ampie
zone a macchia mediterranea. La Riserva Sughereta di Niscemi, designata anche
come Sito di Interesse Comunitario (SIC), è un ambiente di straordinario valore
naturalistico, in quanto ospita oltre 500 specie di piante, due delle quali
incluse nella lista rossa regionale siciliana, e ben 123 specie di uccelli, tra
cui molte specie protette (grillaio, ghiandaia marina, occhione). Inoltre, la presenza
di ampie vallate permette un facile corridoio migratorio per specie importanti,
quali capovaccaio, albanella pallida, biancone.
All’interno della base è stata
documentata la distruzione di zone a macchia mediterranea e si è così
interrotto il processo di successione ecologica che stava portando al naturale
ripristino di aree un tempo disboscate.
Inoltre, non si conoscono
completamente gli effetti che le onde elettromagnetiche potranno creare sia
sulle popolazioni umane che su un ecosistema così delicato. Gli esperti sono
preoccupati del disorientamento degli insetti impollinatori con danni alla
flora spontanea e all’agricoltura locale, mentre gli zoologi temono gli effetti
negativi del fascio di onde sugli uccelli migratori.
http://lipuniscemi.blogspot.it/
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