Gli studenti che ieri hanno contestato il presidente di
Bankitalia Visco sono stati allontanati con la forza e poi “rimproverati” dagli
addetti ai lavori, e cioè dai lecchini sempre a disposizione di simili
personaggi, di non aver letto la relazione e quindi implicitamente di non
capire quello che Visco stava dicendo. Una giornalista del sole 24 ore oggi dice
che si è trattato di una Lectio Magistralis di grande spessore scientifico!
E che cosa diceva Visco?
“La ripresa in Italia «sarà
lenta e difficile, perché bisognerà affrontare il problema di crescita
strutturale». Riprendendo il Bollettino della “Banca d'Italia che rivede al
ribasso le sue previsioni portando la stima del pil per il 2013 al meno uno per
cento (a luglio scorso gli economisti di via Nazionale stimavano per quest'anno
un meno 0,2 per cento).”
“«Al di là della congiuntura sfavorevole, il nostro Paese deve saper trovare le motivazioni e gli incentivi per affrontare con decisione il problema della crescita»” E fin qui solo frasi vaghe che non significano niente!
“«Al di là della congiuntura sfavorevole, il nostro Paese deve saper trovare le motivazioni e gli incentivi per affrontare con decisione il problema della crescita»” E fin qui solo frasi vaghe che non significano niente!
“«Guadagni di competitività
possono essere solo il risultato di un impegnativo ma imprescindibile disegno
organico di riforma».” Insomma sulla scia del governo Monti e oltre… “Si va
«dalle liberalizzazioni nell'accesso ai mercati al loro migliore funzionamento
e al sostegno dell'accumulazione del capitale umano e fisico, [sott. nostra] dal miglioramento
della qualità dei servizi pubblici alla riduzione degli ostacoli burocratici,
dal contrasto all'evasione fiscale e alla corruzione a una maggiore efficienza
della giustizia civile».” Tutte cose che i padroni grandi e piccoli dicono e
scrivono ogni giorno al governo perché faccia il suo lavoro!
Quindi la crisi c’è ed è
peggio di quello che si pensava. Se ne può uscire? Lo “scienziato” Visco non lo
sa ma la butta lì, usando il condizionale: “L'uscita ravvicinata dalla crisi e
il ritorno alla crescita dovrebbe essere assicurato dal recupero degli
investimenti: non dai consumi, destinati a scendere di quasi due punti
percentuali anche nei prossimi mesi … visto che il tasso di disoccupazione
appare destinato a toccare il 12 per cento nel 2014.” E perciò “occorre che
non vengano vanificati i risultati ottenuti in termini di minor fabbisogno” [Minor
fabbisogno e avanzo primario significano che lo Stato spende meno di quanto incassa].
Per evitare qualsiasi
fraintendimento contro cui si deve indirizzare la giusta rabbia che nasce da tutto
questo Visco puntualizza: “Un punto, però, deve essere chiaro…: «Noi viviamo in
un'economia di mercato e bisogna che il mercato funzioni bene. Questo non vuol
dire combattere i profitti per i salari; vuol dire combattere le rendite». Quindi niente lotta contro i padroni che
fanno profitti…
Per darsi poi un contegno e dare una “risposta” agli studenti che lo
hanno contestato Visco “alla
funzione essenziale della scuola per lo sviluppo economico crede moltissimo «il
capitale umano è fondamentale.»”
Tutta questa manfrina “di grande spessore scientifico” per
dire che bisogna continuare a fare sacrifici anche nei prossimi anni e che la
scuola deve formare giovani che servano al Capitale!
Davanti a tanta arroganza e menefreghismo avevano o no
ragione gli studenti che hanno contestato in maniera fin troppo civile questo
parassita sociale che incassa uno stipendio da favola per portare avanti una
politica che aiuta le banche e i padroni, i ricchi insomma, e raccontare e
ripetere fesserie sull'economia e sul “capitale umano”?
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