i sindacati di base all'ilva si chiamano slai cobas per il sindacato di classe- gli altri non esistono all'ilva
chi ha contestato i sindacati confederali sono un 'comitato di lavoratori e cittadini liberi e pensanti' di orientamento ambientalista- in cui i sindacati di base presenti all'ilva non ci sono, nè a taranto esiste attualmente alcun centro sociale
lo spezzone è arrivato tranquillamente sotto il palco e ha contestato fino a farli finire di parlare i sindacalisti confederali confederali - la polizia è intervenuta quando i sindacati confederali se ne sono andati e la piazza era nelle mani dello spezzone della contestazione
non c'e nessun sindacato di base all'ilva che sostiene la chiusura immediata dell'ilva e se esistesse sarebbe cacciato a furor di popolo da tutti gli operai dell'ilva, perfino dai suopi iscritti se esistessero
non sono mai esistiti due cortei a taranto entrambi erano organizzati dai sindacati confederali in uno di essi quello partito dall'arsenale- vi era lo spezzone ripetiamo di un ' comitato di lavoratori e cittadini liberi e pensanti'
articoli di questo genere sono superficiale e dannosa disinformazione
slai cobas per il sindacato di classe taranto
La
manifestazione dei sindacati sulla vicenda Ilva contestata da sindacati
di base e centri sociali. I segretari di Cgil Cisl Uil lasciano la
piazza scortati dalla polizia.
La manifestazione convocata questa mattina da Cgil Cisl Uil sulla vicenda dell'Ilva è stata conclusa in seguito alla contestazione degli attivisti e dei lavoratori dei sindacati di base e dei centri sociali. La polizia e i carabinieri in tenuta antisommossa hanno impedito che i contestatori raggiungessero il palco in piazza Vittoria. L'interruzione è avvenuta durante l'intervento del segretario Fiom Landini. I contestatori, giunti nel cuore della piazza a bordo di un furgoncino da cui diffondevano fumogeni colorati. I giornalisti riferiscono che I leader sindacali nazionali hanno lasciato piazza della Vittoria scortati dalla polizia.
I sindacati di base e molte altre realtà sociali sostengono la necessità della chiusura immediata dell'Ilva per interrompere la diffusione di sostanze inquinanti e contestano la posizione dei sindacati che continuano a esprimere posizioni tese a salvare capra e cavoli. “Non accetteremo per nessuna ragione la chiusura dell'Ilva. Molto spesso parlano persone che non conoscono quello che dicono” ha detto ad esempio il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, intervenendo dal palco. “Abbiamo deciso di scioperare e manifestare nella città e di discutere con la città proprio perché vogliamo unire il diritto al lavoro col diritto alla salute e allo sviluppo del territorio” ha dichiarato invece il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini.
Questa mattina due cortei hanno sfilato per le strade di Taranto. Uno quello dei sindacati ufficiali, l'altro dei sindacati di base e dei movimenti sociali era partito dal piazzale antistante l'Arsenale militare di Taranto. In testa campeggia un grande manifesto con la scritta: "Difendere il lavoro per tutelare salute, sicurezza e ambiente". Al corteo partecipano molte donne dei quartieri popolari da anni in lotta contro l'inquinamento dei veleni da parte dell'Ilva.
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