lunedì 11 luglio 2011

pc 11 luglio - a ravenna, polizia e carabinieri contro i senza casa sgomberato il presidio


Subject: SGOMBERATO PRESIDIO IN PIAZZA

POLIZIA E CARABINIERI
SGOMBERATO PRESIDIO IN PIAZZA: 4 DENUNCIATI
PROTESTAVANO PER AVERE UN ALLOGGIO POPOLARE
Da dieci giorni i manifestanti dormivano sotto le finestre del municipio
Dopo dieci giorni passati sotto le finestre del municipio per protestare
contro lo sfratto dalle case popolari, questa mattina polizia di Stato,
carabinieri e polizia municipale hanno sgomberato il presidio non
autorizzato allestito in piazza del Popolo con striscioni e tende in cui i
manifestanti passavano la notte. Quattro persone denunciate per resistenza a
pubblico ufficiale e per aver promosso una manifestazione non autorizzata.

A comporre il presidio erano diversi nuclei familiari con diverse realtà. A
parte una singola persona, le altre che protestavano non avrebbero mai avuto
una casa popolare, non avendo fatto nemmeno mai domanda. Lo rivelarono in un
comunicato congiunto l'associazione Ravenna Punto a capo e il sindacato Slai
Cobas, che hanno seguito da vicino la faccenda. Tra i protestanti Rosa
Dragotta che dopo aver lavorato al macello di Castiglione e per Santa Teresa
è disoccupata dal 2007. Con lei i figli, due maggiorenni e una piccola di
pochi mesi, e altre persone in situazioni simili. Ravenna Pac e Cobas
dissero che nessuno dei servizi sociali si era occupato della loro
situazione. Il Comune invece sostenne che le persone erano seguite da tempo
con diversi aiuti ma nonostante questo la coppia non si era dimostrata
sufficientemente autonoma (vedi gli articoli tra gli approfondimenti).

10 luglio 2011

Ravenna Nessuno sgombero può fermare la lotta per il diritto alla casa!

Dopo 11 giorni di presidio in Piazza del Popolo, questa mattina presto,
approfittando del numero

esiguo di chi partecipava al presidio, l'assenza delle donne che hanno
dimostrato una grande

capacità di resistenza e dignità nella lotta, le famiglie dei senza casa
hanno avuto come risposta

uno sgombero da parte delle forze dell'ordine. Sono stati sgomberati e gli
hanno persino preso le

impronte digitali in Questura, e rilasciati per manifestazione non
autorizzata e resistenza al

pubblico ufficiale.

11 giorni di protesta pacifica non hanno avuto l'interesse per trovare una
soluzione da parte

dell'amministrazione comunale e asp, nessun politicante di maggioranza o
opposizione, nessun

sindacato confederale ha sostenuto la loro sacrosanta battaglia di civiltà.
11 giorni trasformati

con lo sgombero in un problema di ordine pubblico.

Non è con la repressione che il mondo politico cittadino può dare delle
risposte alle questioni

sociali sollevate dal presidio di chi lotta per avere una casa. Il diritto
già sancito dall'Art. 21 della

Costituzione di libertà d'espressione deve essere garantito sempre.

Questo presidio ha permesso ad un tessuto sociale "invisibile" con una
problematica enorme di

emergere dall'oscurità perbenista e borghese ravennate.

In queste giornate famiglie con le stesse poblematiche ci hanno contattati,
cittadini con uno

sfratto esecutivo per morosità, Ravenna PAC e Slai cobas pertanto,
continuano con una vertenza

casa poichè l'emergenza abitativa non è stata assolutamente risolta.

Altri Comuni in Italia hanno messo in atto misure d'emergenza, cosa che
proporremo anche noi

all'incontro con l'Assessore Giovanna Piaia venerdì alle ore 9,00.

Chiudere la bocca alle proteste non significa aver risolto il problema.



Slai cobas per il sindacato di classe-Ravenna tel. 339/8911853

Ravenna Punto a Capo

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