Taranto, tenta il suicidio dietro le sbarre
Salvo grazie all'intervento degli agenti
TARANTO - Un detenuto ha tentato di impiccarsi nella sua cella nel carcere di Taranto, dov'era solo, dopo aver legato un lenzuolo alle sbarre della finestra. A salvarlo sono stati gli agenti di polizia penitenziaria; il detenuto è ricoverato nell'ospedale Santissima Annunziata di Taranto.
A riferire l'episodio, in una nota, è il vice segretario generale nazionale dell'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp), Domenico Mastrulli. Mastrulli sottolinea che l'episodio si è verificato a poche ore di distanza dall'esplosione di una bomboletta di gas per cucina in un'altra cella dello stesso carcere, che ha provocato il ferimento di due detenuti rimasti ustionati. Uno di questi è ricoverato anche lui nell'ospedale di Taranto, mentre l'altro è stato trasferito al Centro ustioni di Roma.
Taranto, esplode una bombola in carcere
E' grave uno dei due detenuti feriti
TARANTO - Sono gravi le condizioni di uno dei due detenuti rimasti feriti ieri sera nel carcere di Taranto in seguito alla esplosione di una bomboletta a gas che stavano maneggiando.
Lo rende noto il vicesegretario generale nazionale dell'Osapp, Mimmo Mastrulli, il quale riferisce che per uno dei due detenuti, entrambi ricoverati ieri sera nell'ospedale «Santissima Annunziata» di Taranto, si è reso necessario il trasporto con un elicottero militare nel Centro Grandi ustioni di Roma.
Sovraffollamento. A Taranto - ricorda l'Osapp - la capienza detentiva regolamentare è di 315 persone mentre attualmente le persone rinchiuse sono 670. «Le tragedie nelle carceri non hanno fine, le disfunzioni dei servizi penitenziari per carenza d'attenzione del Governo sono tante, una tragedia sull'altra, tra suicidi, tentativi di suicidi, esplosioni di bombolette a gas e inalazioni di gas da bombolette devono attirare urgentemente - sottolinea l'Osapp - l'attenzione della Comunità Internazionale Europea sui diritti dell'Uomo». Oggi, inoltre, riferisce sempre l'Osapp, un mezzo della polizia penitenziaria che trasportava detenuti del carcere di Trani è rimasto coinvolto in un grave incidente stradale «provocato - secondo l'Osapp - dalla inadeguatezza dei mezzi utilizzati, poichè l'automezzo è uscito di strada a causa delle ruote lisce». Detenuti e poliziotti non hanno riportato gravi ferite.
Turi, un detenuto tenta il suicidio
«La situazione è fuori controllo»
TURI - Ancora un tentato suicidio di un detenuto è avvenuto nel carcere di Turi dove ieri sera a tarda ora un uomo, con l'elastico delle mutande, ha tentato di impiccarsi alle grate della finestra della cella.
Ne dà notizia il segretario nazionale del sindacato Sappe, Federico Pilagatti, il quale informa che solo l'intervento del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato che il detenuto riuscisse nel suo intento. Solo due giorni fa un altro detenuto si è impiccato nel carcere di Bari, facendo così salire a cinque il numero dei detenuti che si sono suicidati in Puglia dall'inizio dell'anno. «Ormai - denuncia il Sappe - la situazione è senza controllo e per questo si chiede un'attenzione particolare affinchè le istituzioni e la politica possano dedicare un po' del loro tempo anche all'inferno che si vive nelle carceri italiane».
Carceri, Introna: «Emergenza umanitaria
Presto nominato il Garante dei detenuti»
«Il dramma del sovraffollamento che si consuma quotidianamente nelle carceri, le condizioni di vita dei detenuti e di lavoro del personale carcerario, riportano indietro la lancetta della civiltà del Paese. Le istituzioni hanno l'obbligo di affrontare un'autentica emergenza sociale e umanitaria».
Dopo l'esplosione di una bomboletta di gas in cella, che ha causato il ferimento di due detenuti nel carcere di Taranto, il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna ricorda che l'assemblea regionale, nella prossima riunione, dovrà affrontare la questione della nomina del Garante dei detenuti.
«Il garante dei detenuti - afferma Introna a questo proposito - è un argomento non più rinviabile, la priorità della seduta consiliare convocata per martedì 12 luglio. L'intero Consiglio è pronto a dare una risposta ai problemi della popolazione carceraria, resi di stringente attualit… da gravi fatti di cronaca». «Per restare al solo carcere tarantino dove si è verificato l'ultimo incidente, 670 detenuti sono ristretti negli spazi riservati di norma a meno della metà di reclusi, non più di 315. E la situazione - sottolinea Introna - si ripete negli altri istituti di pena pugliesi».
Sarà affidata al Garante la protezione e la tutela non giurisdizionale dei diritti dei detenuti sul territorio regionale, dei diritti costituzionali di recupero e reinserimento sociale, della cura e salvaguardia della salute, istruzione, formazione professionale e lavoro, libertà di culto, di espressione e di opinione. «Offriremo - conclude Introna - uno strumento di civiltà alla Regione Puglia, al sistema detentivo ed agli stessi carcerati, rispondendo ad una nobile recente sollecitazione del Capo dello Stato». Intanto i gruppi consiliari SeL e Puglia per Vendola hanno annunciato oggi che effettueranno un sopralluogo in sei carceri pugliesi per una verifica proprio in vista della seduta consiliare di martedì 12.
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