Nozze segrete per Brunetta
beffati i precari che lo contestano
Il titolare della Funzione Pubblica, per evitare proteste, ha detto sì cinque minuti dopo la mezzanotte a Villa Caruso a Ravello.
Poi, nel pomeriggio, il ricevimento in un hotel
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Tra contestazioni, gialli e despistaggi, Renato Brunetta si è sposato. Il ministro della Funzione pubblica, protagonista di dure polemiche con i precari 1, ha giocato d'anticipo e ha detto sì, a Tommasa Giovannini, la scorsa notte a Villa Rufolo, a Ravello. Precisamente cinque minuti dopo la mezzanotte, contravvenendo l'originario programma che vedeva le nozze fissate per le 19.30 di oggi. Una beffa per un centinaio di manifestanti precari che, oggi, si erano assiepati fuori dalla villa e attorno alla piazza del Duomo del piccolo centro della Costiera amalfitana, pronti a contestarlo. Poi, improvviso, il cambio di programma: si resta in hotel. Infine, in serata, la notizia delle nozze notturne.
La giornata, comunque, è filata via liscia. Nel pomeriggio il gruppo dei manifestanti si è fatto sentire, attentamente sorvegliato dalle forze dell'ordine che avevano blindato l'intera zona. Ma quando si è capito che la cerimonia era stata spostata, il previsto corteo di protesta si è sciolto. E così sull'asfalto sono rimasti i sacchetti dell'immondizia pieni di carta, sagome di politici e poliziotti (queste ultime portate in protesta dal sindacato autonomo di polizia Coisp) e striscioni. Uno per tutti: "Siamo l'Italia peggiore, abbiamo un sogno nel cuore, Brunetta a San Vittore".
Durante il presidio davanti al Duomo c'e stato anche un botta e risposta fra i manifestanti e il presidente della Provincia di Salerno e deputato Pdl Edmondo Cirielli, con scambio di gesti eloquenti e insultanti. Più tardi, Cirielli ha spiegato: "Non ho rivolto nessun gesto nei confronti dei manifestanti. Ad uno di essi che mi ha urlato 'vergogna', ho semplicemente risposto che doveva vergognarsi lui".
Le nozze sono state celebrate con rito civile dall'ex sindaco di ravello, Secondo Amalfitano. Tra i testimoni, il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto per lo sposo e, per la sposa, due amiche di vecchia data. Fra gli ospiti il Guardasigilli (e segretario Pdl) Angelino Alfano e il presidente del Senato, Renato Schifani. Assenti, invece, Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, protagonista di recente di un fuorionda 4 in cui dà del "cretino" al ministro neosposo
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