da notav.info
Inutile dire che l’apparato di sicurezza messo in campo per oggi è stato a dir poco spropositato, una vera e propria militarizzazione del territorio con tanto di posti di blocco all’entrata di Giaglione, elicottero e decine di agenti nel boschi della Clarea.
Nonostante questo i No Tav sono riusciti a raggiungere la tettoia dalla parte dei Mulini, dove sono state sventolate bandiere e fatti dei cori, e contestualmente a Chiomonte è stata fatta una battitura sulle reti del cantiere. A fronte delle dichiarazioni di Salvini e compagnia cantante che continuano a dire che le grandi opere sono una priorità, noi continuiamo a rispondere che le nostre priorità, quelle del nostro pianeta, sono ben altre e continueremo a trovarci in ogni luogo e in ogni occasione per ribadirlo.
Avanti No Tav!
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