"Gli studenti universitari sono costantemente coinvolti in progetti di ricerca dual use, dove le tecnologie possono essere utilizzate sia per applicazioni sia civili che belliche"
Genova. Presidio davanti al senato accademico per gli studenti di Fuori Rotta. La protesta per chiedere a UniGe “la rescissione di tutti i rapporti con lo stato illegittimo di Israele, con l’industria bellica e con tutte le aziende, gli enti e le istituzioni che si rendono responsabili del genocidio palestinese”.
“A più di due mesi dall’inizio dall’intensificarsi del genocidio del popolo palestinese, si riconferma il ruolo che oggi l’Università di Genova svolge per rafforzare la filiera della guerra e la complicità con Israele, spacciando tali accordi per collaborazioni dall’uso civile ma che in realtà svolgono sempre una funzione di rafforzamento da un lato del culto della guerra oggi più che mai necessario per sostenere le avventure belliciste della classe dirigente Occidentale, dall’altro di sviluppo tecnologico dei colossi
degli armamenti come Leonardo, con cui UniGe stringe fieramente collaborazioni”, si legge in una nota del collettivo.“In generale, gli studenti universitari sono costantemente coinvolti in progetti di ricerca dual use, dove le tecnologie possono essere utilizzate sia per applicazioni sia civili che belliche – attaccano da Fuori Rotta – a partire dal gemellaggio tra l’università di Genova e la città israeliana di Akko che legittima Israele e le sue istituzioni anche in campo accademico, dove ambasciatori israeliani vengono in visita in ateneo mentre la ministra Bernini si incontra con il suo omologo auspicando ulteriori accordi fruttuosi”.
“Proprio per opporci al ruolo che i nostri atenei ricoprono all’interno dell’industria bellica, e della loro complicità con il genocidio in atto nei confronti del popolo palestinese, da settimane ci stiamo muovendo con una petizione per pretendere un’interruzione dei legami tra Università, aziende militari e Israele, petizione a cui UniGe si è mostrata cieca e sorda”, prosegue la nota.
oggi20 dicembre, gli studenti saranno anche davanti alla sede del ministero dell’Università e della ricerca a Roma “per chiedere la rescissione e messa in questione dell’accordo intergovernativo di cooperazione e sviluppo scientifico e tecnologico che lega il mondo dell’alta formazione italiano a quello israeliano”.
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