mercoledì 20 settembre 2023

pc 20 settembre - I disoccupati di Napoli repressi dalla polizia in occasione della loro manifestazione a Roma - Massima solidarietà e sostegno

Il Si.Cobas parla di provocazione, intollerabile prevaricazione... deriva... Ma per favore!

Questo governo è un governo moderno fascista che risponde alle esigenze e lotte proletarie con la repressione e lo stato di polizia come parte della costruzione di un regime ideologico/politico/istituzionale/economico-sociale corrispondente agli interessi dell'imperialismo italiano e la sua azione pratica corrisponde a questa natura. Chi non lo comprende e oscura questo fatto non eleva coscienza di classe e livello di organizzazione corrispondente alla necessaria guerra di classe. E' da questa comprensione che viene la configurazione programmatica, politica e organizzativa da affermare nelle scadenze condivise dello sciopero del 20 ottobre e delle manifestazioni contro la guerra del 21 ott., e nella costruzione del fronte unito proletario, anticapitalista, antifascista, antimperialista-

proletari comunisti

20 settembre 2023

SCONTRI ALLA MANIFESTAZIONE DEI DISOCCUPATI A ROMA!!!
Gravissima provocazione avvenuta in tarda mattinata a Roma da parte delle forze dell'ordine contro i disoccupati di Napoli "7 novembre" e "Cantiere 167 Scampia".
Alle porte dell'uscita dell'autostrada i 10 autobus che stavano portando i manifestanti a piazza S. Apostoli sono stati divisi in due tronconi col pretesto dei controlli di polizia.
All'arrivo del primo gruppo di manifestanti, in via 4 novembre, gli uomini della Questura di Roma hanno iniziato a spintonare e strattonare i disoccupati per sospingerli dietro le transenne posizionate in piazza S. Apostoli e approntate appositamente per recintare la piazza, chiudendo tutti i manifestanti in un quadrilatero blindato da cui è impossibile uscire finanche per andare al bar.
Questa intollerabile prevaricazione ha provocato la reazione dei disoccupati, con fronteggiamenti e tafferugli durati per diversi minuti, col ferimento lieve di almeno 5 compagni.
Va ricordato e sottolineato che oggi il movimento dei disoccupati è a Roma in occasione di un incontro con i ministeri competenti al fine di definire una volta per tutte il completamento della vertenza che vede i due movimenti in piazza da quasi 10 anni, i quali hanno già concluso l'iter di formazione e gli stage propedeutici alle assunzioni nei servizi di pubblica utilità, ma queste ultime sono tuttora "congelate" per via del mancato rifinanziamento dei progetti da parte del governo e dei ministeri competenti.
In questi minuti si sta svolgendo l'incontro al ministero, mentre la piazza è ancora piena e ultra-presidiata.
Il SI Cobas, presente anche oggi in piazza a fianco dei disoccupati con una propria delegazione di lavoratori di Roma e di Napoli, ritiene inaudito che nella capitale vita un divieto "de facto" a manifestare.
Riteniamo che il governo Meloni, e in primis il ministero dell'interno, abbia la responsabilità politica di quanto accaduto stamattina.
Trattare i manifestanti come animali da recintare e sequestrare in una piazza come in uno zoo, è il segno distintivo dell'operato di un governo guerrafondaio e filopadronale che ha dichiarato guerra a tutto campo e senza quartiere ai proletari, agli sfruttati e all'insieme delle classi subalterne.
Contro questa deriva facciamo appello a tutti i lavoratori, precari e disoccupati a costruire un fronte di lotta unito, che veda nello sciopero generale nazionale del 20 ottobre e nella manifestazione contro la guerra e la corsa al riarmo del 21 ottobre a Ghedi un'occasione di ricomposizione di classe reale.
SI Cobas nazionale

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