I cosiddetti “10 punti" portati dalla Commissaria europea, a Lampedusa (dove, insieme alla Meloni, si è tenuta ben lontana dai migranti) non sono nella loro maggiorparte delle novità, la Commissaria europea li ha riciclati, per propaganda, sapendo bene che non avranno - in buona parte per fortuna, diciamo noi - una effettiva applicazione. Ma di che si tratta?
- Aiuti da parte della Commissione Ue, Agenzia europea per l’asilo e di Frontex nella registrazione degli arrivi, rilevamento delle impronte digitali, come nell'accelerare delle procedure per le richieste di asilo, ma con lo scopo - questo sì reale - di « respingere le domande che non hanno i requisiti richiesti». Sostegno all’esame delle richieste d’asilo e ai rimpatri delle domande non fondate) si basano su una delle principali «false evidenze» alle quali si fa ricorso nella retorica pubblica sull’immigrazione, ossia che i numeri degli arrivi in Italia siano così alti da non consentire una risposta ordinaria. Falsa evidenza alimentata anche dalle ricorrenti previsioni apocalittiche sugli arrivi, puntualmente smentite dai fatti. I dati degli ultimi dieci anni sulle richieste d’asilo nell’Ue, confermati da quelli del primo semestre 2023, appena pubblicati dall’Agenzia Europea per l’Asilo, dicono che l’Italia accoglie sempre meno della media europea, in percentuale alla popolazione, e comunque di gran lunga meno di Germania, Francia e Spagna, anche in numero assoluto.
- Sorveglianza navale ed aerea – che non serve ad avvistare e salvare le imbarcazioni di immigranti in
pericolo ma in realtà serviranno a sorvegliare e impedire che arrivino sulle nostre coste, tenuto conto che nel governo italiano sta prendendo sempre più piede la proposta di "blocco navale".- Più trasferimenti in altri Paesi Ue, ma qui è solo l'ennesima richiesta agli altri Stati membri di essere solidali, smentita immediatamente anche nelle ore successive dall'azione della Francia che ha rinforzato militarmente con droni e 120 militari la frontiera di Ventimiglia.
- Molto più concreto è invece il punto sui rimpatri più rapidi, attraverso Frontex nei paesi di provenienza – che vuol dire per i migranti rischiare galera/lager e anche la vita; con lo "zuccherino" di più cooperazione con le agenzie del Sistema delle Nazioni Unite per «intensificare la cooperazione sui rimpatri volontari». "Volontari"? O sempre e solo ricattati, forzati?
- Distruzione dei barchini e gommoni e lotta ai trafficanti. Questo è un vero bluff propagandistico. Nella maggiorparte dei casi i trafficanti non arrivano certo nelle coste italiane, sbarcano prima lasciando i migranti alla deriva, così che ad essere arrestati sono di fatto quei migranti abbandonati che hanno cercato di guidare l'imbarcazione fino alle coste; così i "barchini", i gommoni, in buona parte peraltro già distrutti dal mare, ma quando mai sono tornati indietro!?
- In un solo punto compare una parte cosiddetta "umanitaria" presentata come alternativa alla sola azione repressiva, dove si parla anche di corridoi e canali d’accesso legali, "corridoi umanitari", ma qui l'umanità" è solo di facciata, la realtà, i fatti sono ancora repressivi, si dice infatti: «meglio realizziamo un’immigrazione legale più possiamo essere severi con quella illegale». Quindi, per una minima parte di immigrati "accolti" - perchè i padroni lo richiedono, perchè possano essere supersfrutatti a quattro soldi nella logistica, nelle campagne, nelle fabbriche - la maggiorparte sarà sempre e di più ricacciata indietro.
- Infine, «lavoro con la Tunisia per l’attuazione del Memorandum of understanding». Cioè più fondi, ma soldi veri che arrivano alla Tunisia. "Finora - dicono alcuni giornali - l’accordo non ha affatto funzionato, perché da quel momento le partenze dalla Tunisi sono aumentate.
UN PACCHETTO DI ARIA FRITTA.
LE MISURE CONCRETE, CONTRO I MIGRANTI, LE HA INVECE "PORTATE" LA MELONI (senti la Controinformazione rossoperaia di ieri 20/9)
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