venerdì 22 settembre 2023

pc 22 settembre - Striscione a Caselle contro le Frecce Tricolori e il militarismo. Due denunciati - Solidarietà di proletari comunisti

Striscione a Caselle contro le Frecce Tricolori e il militarismo. Due denunciati

Uno striscione è comparso a Caselle, luogo della tragedia causata dalla caduta di una delle Frecce Tricolori. “Ma quali frecce? Spettacoli di guerra fanno morti qui e altrove. Fondi per trasporti, sanità e istruzione”, firmato Potere al Popolo. Lo striscione è stato srotolato e fissato sotto il monumento del caccia delle Frecce Tricolori, sistemato sulla rotonda all’ingresso della città di Caselle. Due ragazzi che stavano camminando a piedi per Caselle sono stati fermati da una pattuglia dei carabinieri e risultano essere stati denunciati.

A seguito della tragedia di Caselle, dove è morta una bambina, la scorsa settimana Potere al Popolo aveva manifestato davanti al Comando militare di Torino per protestare contro la propaganda militare che continua a mietere vittime.

Qui di seguito il comunicato di Potere al Popolo

GLI SPETTACOLI DI GUERRA FANNO MORTI QUI E ALTROVE.
FONDI PER TRASPORTI, SANITA’ E ISTRUZIONE!
Riprendiamo il comunicato da Potere al Popolo- Ciriè Valli di Lanzo

Nei nostri territori gli ospedali continuano a chiudere, oppure si minaccia di privatizzarli come nel caso di Lanzo, e i trasporti pubblici sono sempre più cari ed inefficienti. Sentiamo parlare di “disagi” ora che, riaperte le scuole, i bus sostitutivi non bastano per tutti gli studenti: le parole giuste sono disservizio e ingiustizia.
Nel frattempo è inaccettabile che lo Stato spenda fondi pubblici per spettacoli assurdi che normalizzano le armi e la guerra. Manifestazioni che generano morte, come avvenuto la scorsa domenica qui a Caselle, in cui una famiglia è stata travolta da un aereo fuori controllo. Gli stessi aerei che quando sono in funzione seminano morte e distruzione anche in altri paesi.
Denunciamo inoltre l’assurdo dispiegamento di forze, che per uno striscione, ha visto intervenire ben quattro volanti dei carabinieri e una decina di agenti, che si sono prodigati per ore nel cercare ogni cavillo per far partire ammende e denunce penali nei confronti dei nostri attivisti: nessuna conferma del nostro messaggio politico fu mai più solerte e rapida nel manifestarsi come veritiera. E’ più criminale appendere pacificamente uno striscione o chiudere un ospedale e una linea ferroviaria?
Ci domandiamo quali siano le priorità degli agenti nel nostro territorio e se la loro azione non cercasse invece di intimidire e puntare a silenziare chi in zona denuncia la situazione di crisi crescente che vive il nostro territorio e non la accetta, mentre deve subire la presenza di costosissimi e pericolosi spettacoli mortali a pochi metri dalle nostre case.
Quando invece di spettacolarizzare la guerra inizieremo a garantire i mezzi per una vita degna?”

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