sabato 8 maggio 2021

pc 8 maggio - massacro poliziesco nelle favelas di Rio - il regime fascista/militare di Bolsonaro commette un altro orribile crimine!


Rio de Janeiro, massacro nella favela. 
«È stata un’esecuzione»

La polizia, accusata di aver sparato a bruciapelo su sospetti disarmati per vendetta L’Onu «profondamente turbata»

Rio de Janeiro, massacro nella favela. Nel raid anti-narcos almeno 25 morti «È stata un'esecuzione»
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La favela di Jacarezinho, con i suoi 37.000 residenti ufficiali, è la seconda più grande baraccopoli di Rio de Janeiro. E oltre a essere considerata la più “nera”, ha fama di essere anche una delle più violente del Brasile.  Ma quello che è accaduto giovedì all’alba nei vicoli e nelle povere case della favela, racconta chi ci vive, non si era mai visto prima. L’operazione lanciata dalla polizia, a seguito di una denuncia per presunto adescamento di minori costretti a compiere omicidi e furti, si è conclusa con almeno 25 morti, tra cui un agente colpito da una pallottola alla testa. Nel raid sono rimasti feriti anche due passeggeri della metropolitana che attraversa la favela, colpiti da pallottole vaganti.

La denuncia dell’Alto Commissario Onu

I numeri, in questo caso, contano. circolano anche diverse immagini di cadaveri nelle case e in strada. In una foto, i poliziotti portano via un corpo avvolto in un lenzuolo bianco, cancellando quindi prove sostanziali per l’indagine giudiziaria sul tragico esito dell’operazione, chiesta ieri sia da molti politici brasiliani d’opposizione sia dall’Alto Commissario Onu per i diritti umani che si è detto «profondamente turbato dalle uccisioni». E ieri una manifestazione di protesta ha radunato centinaia di persone a Jacarezinho.

Rio de Janeiro, massacro nella favela. Nel raid anti-narcos almeno 25 morti

Nove ore di terrore

Per circa nove ore, la favela è stata blindata nel terrore. Chiuse le scuole e i centri di vaccinazione anti-Covid, i residenti si sono barricati nelle abitazioni. Secondo alcuni testimoni, la carneficina avrebbe preso il via, come rappresaglia, dopo l’uccisione dell’agente. I poliziotti avrebbero sparato a uomini disarmati senza dar loro neppure il tempo di arrendersi, «vere e proprie esecuzioni», ha denunciato un abitante della favela.


«È il più grande massacro mai compiuto dagli agenti di polizia nella città di Rio de Janeiro», ha denunciato Amnesty International. «La Corte suprema federale brasiliana ha sospeso le operazioni di polizia negli slum di Rio de Janeiro il 5 giugno 2020, ma il governatore di Rio (Claudio Castro, fedele alleato del presidente Jair Bolsonaro, ndr) ha sistematicamente omesso di conformarsi a tale decisione e le operazioni non si sono fermate. È del tutto inaccettabile che le forze di sicurezza continuino a commettere gravi violazioni dei diritti umani contro i residenti delle favelas, che sono per lo più neri e vivono in povertà».

Rio de Janeiro, massacro nella favela. Nel raid anti-narcos almeno 25 morti

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