La povertà, e la povertà
crescente delle lavoratrici, dei lavoratori, dei disoccupati, dei precari e delle
masse popolari più in generale, come si sa, è un dato certo che fa parte di questo
sistema capitalistico che produce, appunto, da un lato sempre più ricchezze e
dall’altro sempre più povertà.
E, come dicono tutti gli ultimi
dati, è, infatti, in aumento in tutto il Paese, e in particolare è diventata enorme
in Sicilia, tanto che la Regione sembra in procinto di varare una “legge sulla
povertà”! I deputati regionali non si sono spinti fino ad “abolire la povertà”
come ha fatto Di Maio, hanno invece trovato un altro modo per farsi lo stesso
pubblicità gratis!
“Lo spunto – dice un articolo del GdS del 29 aprile - è il dato che mostra come dopo la pandemia il 48,7% dei siciliani è a rischio esclusione sociale e, in pratica, sotto la soglia di povertà. Parole che
si traducono con l’impossibilità di fare la spesa, pagare bellette, affitti e visite mediche.”Cosa prevede questo disegno
di legge? “Di fronte a tutto ciò l’Ars ha messo in piedi in tutta fretta un
disegno di legge che prevede di finanziare con 10 milioni l’assistenza
alimentare ai nuclei familiari indigenti, un sostegno per garantire un ricovero
e progetti per il reinserimento lavorativo.”
Solo 10 milioni, quindi, per “assistenza
alimentare… un sostegno per garantire un ricovero…” e lasciamo stare "l'inserimento lavorativo", insomma di tratta di
elemosina e perfino gratis! visto che esiste un “fondo povertà” dello Stato dal
2018 che stanziava 82,6 milioni per la
Sicilia. (Soldi che non si sa che fine abbiano fatto!).
Ma l’iniziativa dei deputati
regionali TUTTI (che a quanto pare hanno anche qui l’intenzione di fare un
governo stile nazionale, tutti insieme appassionatamente!) perché “Il testo – continua il quotidiano - prevede
che gli aiuti verranno accreditati attraverso associazioni e fondazioni
accreditate nel sistema del volontariato, con cui verrà firmata una
convenzione. È a queste associazioni che chi è in cerca di un aiuto dovrà
rivolgersi.”
Quindi si tratta di elemosina che
non viene nemmeno data direttamente agli interessati, ma dovrebbe passare
attraverso le associazioni del volontariato… ecco qual è il vero “spunto” da
cui nasce l’idea! non nasce affatto da un improvviso amore per il prossimo,
impossibile per una borghesia capitalistico-mafiosa sempre più disastrosa, spietata e mortale da ogni punto di vista, ma nasce, da un lato dalla paura di una risposta delle
masse a questo stato insopportabile di cose e dall’altro dalla disperata
necessità di allargare la clientela elettorale. È, infatti, partita da tempo la
campagna elettorale per l’elezione del presidente della Regione e non avendo
più niente da promettere hanno pensato che anche questa vergognosa forma di
elemosina li possa aiutare a mantenere stretta la poltrona...
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