giovedì 6 maggio 2021

pc 6 maggio - Sfratti per 120 mila inquilini "morosi incolpevoli" da luglio, è questa la risposta del governo a chi non riesce a pagare più l’affitto

                     

A mano a mano che arriveranno i soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e si proverà ad applicarlo (fino ad ora non si è visto un soldo) si capirà sempre meglio che per i lavoratori e le lavoratrici, disoccupati, precari e masse popolari in genere non c’è niente. Il grosso, infatti, è destinato alle imprese, cioè ai padroni grandi medi e piccoli.

E il disinteresse vero del governo Draghi per le masse si vede da come, per esempio, viene affrontato il problema del blocco degli sfratti (così come per gli operai è il caso del blocco dei licenziamenti). Sono in arrivo, infatti, come riporta un articolo della Repubblica di oggi, 120 mila sfratti…

“La pandemia ha congelato 120 mila sfratti per morosità incolpevole: inquilini che non ce la fanno più a

pagare l’affitto. Il blocco di legge, che dura da febbraio 2020, sta per finire. Non per tutti però, perché il Senatodi intesa con il ministro della Giustizia – ha deciso, approvando un emendamento al decreto Sostegni, tre scaglioni temporali…” e secondo sempre lo stesso schema apertamente antipopolare del governo i tre scaglioni servirebbero a “evitare tensioni sociali e ingorghi negli uffici giudiziari e di polizia.”

Ma come si fa a evitare le “tensioni sociali” se “L’esecuzione riprenderà dal primo luglio per gli sfratti antecedenti al 28 febbraio 2020. Dal primo ottobre per quelli compresi tra 28 febbraio e 30 settembre 2020. E dal primo gennaio 2022 per i più recenti, maturati tra primo ottobre 2020 e 30 giugno 2021.” Praticamente i periodi che hanno visto fino a un milione di licenziamenti e la conseguente impossibilità di pagare pure l’affitto!

Ma questa assurdità sociale che metterà sulla strada centinaia di migliaia di famiglie lascia scontenti i padroni delle case. “Il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa lamenta che ‘così non si proteggono solo i morosi causa covid, ma anche chi lo era da prima’ e chiede di ripristinare i diritti dei proprietari sospesi da 14 mesi, perché il blocco è un abuso”. Tanto che la Confedilizia, che in nome dei padroni di casa se ne frega dei problemi di chi la casa non ce l’ha, ha fatto ricorso alla Corte costituzionale.

Ma “Il blocco è un abuso”? Niente affatto, nemmeno in regime di dittatura borghese. Anzi, secondo la Costituzione si potrebbe, per esigenze sociali, passare alle requisizioni!

Il governo, invece, sta “correndo ai ripari” (non nel senso che permette a chi è costretto a prendere un appartamento in affitto di poter pagare, o nel senso che passa al recupero delle migliaia di immobili abbandonati o sequestrati alla mafia, o passa alla costruzione di case popolari), ma, appunto, “scagliona” gli sfratti in tre fasi e si prepara a gettare in mezzo alla strada (e nel panico) migliaia di famiglie.

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