E a quanto pare, un pezzo della partita per adesso lo vince la Lega di Giorgetti, attuale ministro del Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico, se viene confermata la nomina alla direzione della task force del Mise per le crisi industriali Paolo Reboani. L’incarico avrebbe durata annuale e un compenso lordo annuo di 150 mila euro.
Come riportano La Repubblica, che non ha “niente da eccepire”
(!) sul curriculum, e il Sole24 Ore di oggi, si tratta di un “economista del
lavoro con una lunga esperienza di grand commis, tra ministeri, Palazzo Chigi e
incarichi internazionali… anche accanto a ministri di centro-destra. È stato
consigliere e responsabile della segreteria tecnica del ministro del Lavoro tra
il 2001 e il 2006 durante i governi Berlusconi con il leghista Roberto Maroni
alla guida del dicastero. Successivamente ha svolto lo stesso ruolo con il
ministro Maurizio Sacconi, all’epoca esponente del Popolo della libertà. È stato
tra l’altro sherpa al G8 e al G20 sulle politiche del lavoro e componente del
comitato occupazione dell’Ocse.” Come si vede la “figura”, sempre a destra, sembra
proprio adatta a risolvere a favore dei padroni le “crisi industriali” che
potrebbero moltiplicarsi soprattutto dopo lo sblocco dei licenziamenti e in
questo senso i padroni vogliono arrivare preparati e soprattutto vogliono dire
la loro sulle eventuali “ingerenze” dello Stato, ingerenze che vanno bene invece
quando si tratta di ricevere miliardi a fondo perduto!
E proprio per questo la gestione della task force è ambita
dai diversi partiti: per adesso lo scontro sulla nomina vede in campo il Pd, la
Lega e il M5S. Dice infatti il quotidiano degli Agnelli la Repubblica “c’è un
ma squisitamente politico, perché a quanto risulta, Giorgetti non avrebbe
condiviso la scelta con Alessandra Todde, viceministra M5S che ha la delega proprio
sulle crisi industriali. L’ulteriore tassello di una tensione ai vertici del
Mise, con risvolti che arrivano fino al ministero del Lavoro dove Andrea
Orlando ha tenuto per sé la delega sulle crisi d’azienda proprio per
garantire un presidio Pd su un tema che altrimenti finirebbe monopolizzato
dalla Lega.”
“Cartina tornasole di queste tensioni – continua il
quotidiano - la vicenda Embraco-Acc, con la Todde che nella sua precedente
esperienza al Mise aveva progettato di risolvere con il polo pubblico ItalComp
e che Giorgetti, invece, ha rimesso in discussione. Toccherà anche a Reboani
provare a raffreddare il clima nel Palazzo dell’Industria.”
Toccherà agli operai, alle lavoratrici e ai lavoratori,
invece, preparare la loro “task force” per rispondere alle prossime mosse dei
padroni e del governo!
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