venerdì 7 maggio 2021

pc 7 maggio - Crisi industriali: sulla gestione dei “tavoli”, sui quali c’è il futuro di centinaia di migliaia di lavoratori, si scontrano i diversi pezzi della borghesia imperialista

E a quanto pare, un pezzo della partita per adesso lo vince la Lega di Giorgetti, attuale ministro del Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico, se viene confermata la nomina alla direzione della task force del Mise per le crisi industriali Paolo Reboani. L’incarico avrebbe durata annuale e un compenso lordo annuo di 150 mila euro.

Come riportano La Repubblica, che non ha “niente da eccepire” (!) sul curriculum, e il Sole24 Ore di oggi, si tratta di un “economista del lavoro con una lunga esperienza di grand commis, tra ministeri, Palazzo Chigi e incarichi internazionali… anche accanto a ministri di centro-destra. È stato consigliere e responsabile della segreteria tecnica del ministro del Lavoro tra il 2001 e il 2006 durante i governi Berlusconi con il leghista Roberto Maroni alla guida del dicastero. Successivamente ha svolto lo stesso ruolo con il ministro Maurizio Sacconi, all’epoca esponente del Popolo della libertà. È stato tra l’altro sherpa al G8 e al G20 sulle politiche del lavoro e componente del comitato occupazione dell’Ocse.” Come si vede la “figura”, sempre a destra, sembra proprio adatta a risolvere a favore dei padroni le “crisi industriali” che potrebbero moltiplicarsi soprattutto dopo lo sblocco dei licenziamenti e in questo senso i padroni vogliono arrivare preparati e soprattutto vogliono dire la loro sulle eventuali “ingerenze” dello Stato, ingerenze che vanno bene invece quando si tratta di ricevere miliardi a fondo perduto!

E proprio per questo la gestione della task force è ambita dai diversi partiti: per adesso lo scontro sulla nomina vede in campo il Pd, la Lega e il M5S. Dice infatti il quotidiano degli Agnelli la Repubblica “c’è un ma squisitamente politico, perché a quanto risulta, Giorgetti non avrebbe condiviso la scelta con Alessandra Todde, viceministra M5S che ha la delega proprio sulle crisi industriali. L’ulteriore tassello di una tensione ai vertici del Mise, con risvolti che arrivano fino al ministero del Lavoro dove Andrea Orlando ha tenuto per sé la delega sulle crisi d’azienda proprio per garantire un presidio Pd su un tema che altrimenti finirebbe monopolizzato dalla Lega.”

“Cartina tornasole di queste tensioni – continua il quotidiano - la vicenda Embraco-Acc, con la Todde che nella sua precedente esperienza al Mise aveva progettato di risolvere con il polo pubblico ItalComp e che Giorgetti, invece, ha rimesso in discussione. Toccherà anche a Reboani provare a raffreddare il clima nel Palazzo dell’Industria.”

Toccherà agli operai, alle lavoratrici e ai lavoratori, invece, preparare la loro “task force” per rispondere alle prossime mosse dei padroni e del governo!

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