sabato 8 maggio 2021

pc 8 maggio - Dalla “guerra dei vaccini” a quella dei brevetti: non esiste il “buon senso” per le multinazionali (foraggiate con miliardi di fondi pubblici!) a caccia di profitti

Buon senso è quello che chiedono migliaia di organizzazioni umanitarie e adesso anche diversi capi di stato alle multinazionali per una “moratoria” sui brevetti. “Buon senso” per chi fa profitti sulla pelle di milioni di persone, letteralmente? Profitti che le multinazionali non hanno nessuna intenzione di perdere? NO, e lo hanno detto esplicitamente, le multinazionali del farmaco.

Le richieste di tante organizzazioni e personalità sono sincere, visto il livello di morti e contagi nel mondo, vista la disparità di diffusione dei vaccini, con il sud che fino ad ora ne ha ricevuto solo una piccola percentuale…meno sincere, anzi, molto interessate sono quelle di tanti capi di stato a cominciare da Biden.

Biden è preoccupato non tanto della salute, ma soprattutto dell’economia… vaccinare tutti significa fare ripartire l’economia, rischiare di meno quando ricominciano a circolare persone e merci…


Ma, anche con Biden le multinazionali hanno messo le mani avanti, perché i miliardi di profitti in gioco sono molti, i miliardi di oggi e di domani! “L’industria farmaceutica, a cominciare dagli Stati Uniti, - riporta un articolo del Sole24Ore di ieri - boccia la proposta dell’amministrazione Biden di ‘sospendere’ i brevetti sui vaccini anti-Covid. E avverte che questo non aumenterebbe produzione e distribuzione nel mondo.” Queste sono due grandi menzogne, naturalmente! Anzi, spingerebbe ad aprire nuove fabbriche o a ristrutturarne di vecchie…

Ma per “Big Pharma” questa iniziativa “rischierebbe, creando un precedente, di disincentivare ricerca, sviluppo e manifattura di futuri farmaci” e addirittura per “L’associazione e i settori Pharmaceutical Research and Manufacturers of America” si tratterebbe di “un passo senza precedenti che minerà la nostra risposta globale alla pandemia e comprometterà la sicurezza” (sempre la sicurezza!) e “consegnerà innovazione americana a Paesi che cercano di erodere la nostra leadership nelle scoperte biomedicali’.” Questo è il vero “problema”, la leadership che significa monopolio della produzione e quindi superprofitti esclusivi!

Gli “ostacoli” alla sospensione dei brevetti, non alla loro abolizione!, sono tanti: per le multinazionali farmaceutiche sono semmai i “nodi tecnologici e di approvvigionamento di componenti” che si traduce in altra guerra tra i vari Paesi che sono in grado di produrli, poi c’è l’ostacolo della WTO, l’Organizzazione Mondiale del Commercio, che “deve anzitutto raggiungere un accordo unanime per alterare regole sulla proprietà intellettuale, o Trips.”

Ma “Gli interessi in gioco sono innegabili.” continua il quotidiano dei padroni “Le formule anti-Covid promettono decide di miliardi di dollari di vendite e miliardi di utili, almeno nell’immediato: Moderna ha riportato ieri il suo primo utile trimestrale, 1,22 miliardi, su vendite da 1,94 miliardi (1,73 dal vaccino) contro 8 milioni l’anno scorso. Si aspetta un fatturano annuale di 19,2 miliardi.

Pfizer, che con la tedesca BioNTech a sua volta guadagna sul vaccino, ha riportato una forte crescita trimestrale e alzato da 15 a 26 miliardi le previsioni di entrate 2021 solo da vaccino. BioNTech pronostica 10 miliardi per l’anno, J&J almeno 10.”

E le multinazionali pensano in grande, si sa, pensano alle future pandemie! “La scommessa è poi su una domanda solida in futuro, tra richiami e preparativi per ripetute pandemie. Le aziende che ora rinunciano a fare utili sul vaccino anti Covid (ma non sul resto), quali J&J e AstraZeneca, potrebbero però guadagnare nel post-emergenza.” E in questo non provano nessuna vergogna! Altro che buon senso! Anzi per loro è un “controsenso” visto che ricevono miliardi di “sostegno” proprio da chi adesso le vorrebbe più “disponibili”. Conclude, infatti, l’articolo con la polemica sui fondi pubblici! “La polemica sull’atteggiamento del Pharma è aggravata dal supporto pubblico ricevuto. Cifre difficili da calcolare ma ingenti. Nel 2020 Airfinity aveva stimato ‘iniezioni’ governative occidentali avvenute per oltre 9 miliardi solo in ricerca e sviluppo ma, interpellata su aggiornamenti, risponde che stime sono ‘difficili’. A conti fatti potrebbero essere molto più alte. L’americana Operation Warp Speed, ora riassorbita, ha stanziato 18 miliardi compresi pre-ordini, oltre sei miliardi in R&D [Ricerca e Sviluppo]. Berlino a settembre ha stanziato 891 milioni di finanziamenti per BioNTech, CureVac e IDT Biologika. Londra, con un piano vaccinale da 16 miliardi, ha versato oltre 53 milioni per la ricerca di AstraZeneca, quasi tutta finanziata da pubblico e donazioni. E 118 milioni a istituzioni quali Oxford e Imperial College. Senza contare la ricerca pubblica già esistente: i vaccini con Rna messaggero fanno leva su brevetti degli Istituti Nazionali di Sanità Usa.”

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