Buon senso è quello che chiedono migliaia di organizzazioni umanitarie e adesso anche diversi capi di stato alle multinazionali per una “moratoria” sui brevetti. “Buon senso” per chi fa profitti sulla pelle di milioni di persone, letteralmente? Profitti che le multinazionali non hanno nessuna intenzione di perdere? NO, e lo hanno detto esplicitamente, le multinazionali del farmaco.
Le richieste di tante
organizzazioni e personalità sono sincere, visto il livello di morti e contagi
nel mondo, vista la disparità di diffusione dei vaccini, con il sud che fino ad
ora ne ha ricevuto solo una piccola percentuale…meno sincere, anzi, molto
interessate sono quelle di tanti capi di stato a cominciare da Biden.
Biden è preoccupato non tanto della salute, ma soprattutto dell’economia… vaccinare tutti significa fare ripartire l’economia, rischiare di meno quando ricominciano a circolare persone e merci…
Ma, anche con Biden le
multinazionali hanno messo le mani avanti, perché i miliardi di profitti in
gioco sono molti, i miliardi di oggi e di domani! “L’industria farmaceutica, a
cominciare dagli Stati Uniti, - riporta un articolo del Sole24Ore di ieri - boccia
la proposta dell’amministrazione Biden di ‘sospendere’ i brevetti sui vaccini
anti-Covid. E avverte che questo non aumenterebbe produzione e distribuzione
nel mondo.” Queste sono due grandi menzogne, naturalmente! Anzi, spingerebbe ad
aprire nuove fabbriche o a ristrutturarne di vecchie…
Ma per “Big Pharma” questa
iniziativa “rischierebbe, creando un precedente, di disincentivare ricerca,
sviluppo e manifattura di futuri farmaci” e addirittura per “L’associazione e i
settori Pharmaceutical Research and Manufacturers of America” si tratterebbe di
“un passo senza precedenti che minerà la nostra risposta globale alla pandemia
e comprometterà la sicurezza” (sempre la sicurezza!) e “consegnerà innovazione
americana a Paesi che cercano di erodere la nostra leadership nelle scoperte
biomedicali’.” Questo è il vero “problema”, la leadership che significa
monopolio della produzione e quindi superprofitti esclusivi!
Gli “ostacoli” alla sospensione
dei brevetti, non alla loro abolizione!, sono tanti: per le multinazionali
farmaceutiche sono semmai i “nodi tecnologici e di approvvigionamento di
componenti” che si traduce in altra guerra tra i vari Paesi che sono in grado
di produrli, poi c’è l’ostacolo della WTO, l’Organizzazione Mondiale del
Commercio, che “deve anzitutto raggiungere un accordo unanime per alterare
regole sulla proprietà intellettuale, o Trips.”
Ma “Gli interessi in gioco sono innegabili.” continua il quotidiano dei padroni “Le formule anti-Covid promettono decide di miliardi di dollari di vendite e miliardi di utili, almeno nell’immediato: Moderna ha riportato ieri il suo primo utile trimestrale, 1,22 miliardi, su vendite da 1,94 miliardi (1,73 dal vaccino) contro 8 milioni l’anno scorso. Si aspetta un fatturano annuale di 19,2 miliardi.
“Pfizer, che con la
tedesca BioNTech a sua volta guadagna sul vaccino, ha riportato una
forte crescita trimestrale e alzato da 15 a 26 miliardi le previsioni di
entrate 2021 solo da vaccino. BioNTech pronostica 10 miliardi per l’anno, J&J
almeno 10.”
E le multinazionali pensano in
grande, si sa, pensano alle future pandemie! “La scommessa è poi su una domanda
solida in futuro, tra richiami e preparativi per ripetute pandemie.
Le aziende che ora rinunciano a fare utili sul vaccino anti Covid (ma non sul
resto), quali J&J e AstraZeneca, potrebbero però guadagnare nel
post-emergenza.” E in questo non provano nessuna vergogna! Altro che buon
senso! Anzi per loro è un “controsenso” visto che ricevono miliardi di “sostegno”
proprio da chi adesso le vorrebbe più “disponibili”. Conclude, infatti, l’articolo
con la polemica sui fondi pubblici! “La polemica sull’atteggiamento del Pharma
è aggravata dal supporto pubblico ricevuto. Cifre difficili da calcolare ma
ingenti. Nel 2020 Airfinity aveva stimato ‘iniezioni’ governative
occidentali avvenute per oltre 9 miliardi solo in ricerca e sviluppo ma,
interpellata su aggiornamenti, risponde che stime sono ‘difficili’. A conti
fatti potrebbero essere molto più alte. L’americana Operation Warp Speed,
ora riassorbita, ha stanziato 18 miliardi compresi pre-ordini, oltre
sei miliardi in R&D [Ricerca e Sviluppo]. Berlino a settembre ha
stanziato 891 milioni di finanziamenti per BioNTech, CureVac e IDT Biologika.
Londra, con un piano vaccinale da 16 miliardi, ha versato oltre 53 milioni
per la ricerca di AstraZeneca, quasi tutta finanziata da pubblico e
donazioni. E 118 milioni a istituzioni quali Oxford e Imperial College.
Senza contare la ricerca pubblica già esistente: i vaccini con Rna
messaggero fanno leva su brevetti degli Istituti Nazionali di Sanità Usa.”
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