Quarantasette persone sono state denunciate dalla Digos di Torino per gli scontri del primo maggio quando uno spezzone del corteo aveva tentato di forzare il cordone di polizia per entrare in piazza San Carlo dove erano in corso i comizi. Ma scontri e azioni violente si erano ripetuti durante tutta la manifestazione. La maggior parte sono militanti di Askatasuna, dell’ex Asilo e del Movimento No Tav. Sono accusati,
a vario titolo, di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e violenza privata. Tra i denunciati ci sono anche due dei ragazzi sottoposti a sorveglianza speciale dopo essere partiti come foreign fighters in Siria . Ed è stato denunciato per “possesso di oggetti atti ad offendere” anche il militante del Pd, impiegato nel servizio d’ordine, e ripreso in diversi video mentre colpiva alcune persone con la sua cintura reagendo a sua volta alle percosse.
Tutte le posizioni segnalate dalla Digos dovranno essere valutate dalla procura.
Gli investigatori hanno lavorato mesi per studiare tutte le immagini del corteo e individuare i responsabili delle violenze cercando di attribuire loro i singoli episodi.
Lo spezzone sociale del corteo, posizionato al fondo, aveva cercato di guadagnare la testa della manifestazione già alle 8 del mattino e alla partenza i manifestanti erano stati respinti.
Gli scontri con il Pd si erano registrati sempre al fondo del corteo quando lo spezzone con gli antagonisti aveva superato il furgone di Liberi e Uguali.
I manifestanti avevano poi cercato di sfondare il cordone di polizia in via Roma. Secondo gli investigatori anche l’azione dei rider che avevano cercato di bloccato via Roma con le biciclette faceva parte di una strategia organizzata per disturbare il corteo. Tra i denunciati anche una donna rimasta ferita durante gli scontri in via Roma
LA REPUBBLICA PIEMONTE
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