sabato 27 luglio 2019

pc 27 luglio - Una nuova ricca lezione a Palermo del Prof Di Marco a lavoratrici e lavoratori, su "Le lotte di classe in Francia" di Marx

In un clima molto caldo, non solo dal punto di vista climatico, si è svolta  la nuova lezione a Palermo presso la sede dello Slai Cobas sc, tenuta dal Prof Di Marco sul testo di Marx "Le lotte di classe in Francia", che durante l'anno compagni, lavoratori, e operai nelle varie sedi con i gruppi di studio ma anche attraverso il ciclo di formazione operaia pubblicato sul blog di proletari comunisti hanno iniziato a leggere e a studiare. 

Una quindicina di lavoratori e lavoratrici hanno partecipato a quella che è stata definita dall'intervento di un lavoratore precario, che non aveva partecipato alla lezione dell'anno scorso sull'Antiduhring di Engels "Una bella lezione, ricca, appassionante e coinvolgente, non ci si poteva distrarre, anche se non capiamo subito tutti i passaggi, ci dà una forza interiore per la conoscenza che può formare tante persone formazione costruttiva; oggi riviviamo in maniera diversa la situazione dei proletari di allora sulla questione della lotta di classe contro la borghesia...";  o come ha detto un'altra lavoratrice "ci ha aperto un mondo nuovo, una prospettiva nuova più chiara, perchè noi in sede facciamo comunque ogni tanto formazione... ma la vita quotidiana da un lato stressante e la borghesia dall'altro ci vogliono tenere con la testa chiusa, gli occhi chiusi... ignoranti e asserviti"

Un conto è essere ignoranti nel senso di non conoscere e su quello si lavora collettivamente un conto è rivendicare "il diritto all'ignoranza" che va combattuto, ha ribadito il prof Di Marco (alla Di Maio/M5S che adesso addirittura è  al governo...)

L'intervento del Prof Di marco è stato preceduto da una breve introduzione in cui si è voluto sottolineare l'importanza della lotta teorica nell'intreccio pratica-teoria-pratica rivoluzionaria,  che si deve necessariamente unire alla lotta economica e alla lotta politica, come una tripla arma che i
proletari devono impugnare per combattere nel fuoco della lotta di classe costruendo la propria autonomia politica, il proprio partito politico rivoluzionario, il cui obiettivo deve essere quello di rovesciare questa società dominante borghese, con tutti i suoi governi  al servizio,  fondata sullo sfruttamento del lavoro salariato per una vera liberazione ed emancipazione della classe del proletariato.  
Nella lotta di classe l'arma della teoria serve ai proletari anche per combattere contro teorie/pratiche nei movimenti di lotta che sembrano giuste dietro parole che mettono anche in discussione il sistema sociale esistente ma che invece nella loro essenza/sostanza deviano/contrastano/frenano gli operai, i proletari, le proletarie dalla unica e necessaria lotta da mettere in campo, la lotta rivoluzionaria appunto. 

La relazione del Prof Di Marco è stata registrata nella sua interezza e sarà a breve disponibile per ascoltarla.
Vogliamo qui intanto evidenziare dei punti/concetti  di essa che hanno particolarmente interessato i lavoratori e le lavoratrici presenti, apprezzando  anche la premessa del Prof Di Marco con collegamenti con il Manifesto di Marx/Engels  e L'origine della proprietà privata, della famiglia e dello Stato di Engels per fissare dei concetti di base materialistico-dialettici:

·    la società capitalista è una società divisa in classi. La divisione in classi inizia con la nascita della proprietà privata e la prima divisione del lavoro tra uomo e donna (produzione di beni/ riproduzione dei figli);

·     cosa sono le classi? Gli individui formano una classe quando hanno gli stessi interessi nella lotta contro quelli di un'altra classe e nello stesso tempo sono divisi tra loro nella concorrenza (vedi la "guerra tra poveri" dei proletari o la guerra tra le diverse frazioni della borghesia);

·      Proletari/borghesi  - Proletari e comunisti (i comunisti non hanno interessi distinti dagli interessi del proletariato nel suo insieme, si distinguono dagli altri partiti proletari perchè dentro le lotte immediate colgono l'aspetto generale della questione, le cause generali e le soluzioni generali, rappresentano sempre gli interessi del movimento complessivi);

·      L'umanità si emancipa da sè, con il proletariato come sua avanguardia, contando sulle sue forze...;

·      Dietro le forme politiche (maschere politiche) si sono le forme economiche, i veri interessi economici (Salvini o Di Maio per esempio quali veri interessi economici rappresentano?);

·      Studiare è scienza perché l'apparenza inganna, sviscerare i fatti politici per capire cosa c'è alla base;

·     Le sconfitte del proletariato (vedi la disfatta operaia del giugno 1848 - il nemico borghese era forte mentre la classe operaia/proletariato come classe era ancora debole sul piano politico/organizzativo ) sono necessarie perché servono a liberarsi da "ogni fronzolo e illusione" in merito alla lotta necessaria per liberarsi dall'oppressione e dallo sfruttamento, la lotta rivoluzionaria costruendo il partito della classe, senza delegare, stare alla coda o affidarsi a partiti della classe dominante o illudendosi sulle riforme di governi borghesi che non sono mai governi amici.
·      La classe del proletariato impara dalle sconfitte, facendo i bilanci di esse,  e avanza nella sua crescita e autonomia politica necessaria per combattere nella lotta di classe

·   La borghesia, divisa nelle diverse frazioni, è pronta a ricompattarsi senza scrupoli "superando" momentaneamente le contraddizioni interne alla propria classe se il suo potere politico è messo in serio pericolo dalla classe operaia e proletaria (esempio dei monarchici legittimisti e orleanisti che si uniscono nell'unico partito dell'ordine - il fascismo...)

·     Il proletariato sembra abbattere il nemico solo per farlo risorgere più forte (controrivoluzione) ma fino a quando il proletariato, cresciuto e organizzato con il proprio partito, in condizioni determinate, abbatterà definitivamente il nemico di classe su scala mondiale

La classe della piccola borghesia, la natura di essa come classe oscillante, che aspira ad elevarsi al rango della borghesia e conservatrice e reazionaria pur di mantenere il potere che si ritaglia in questa società capitalista (oggi il M5S al potere è l'incarnazione chiara di ciò) 

Da un intervento di una lavoratrice precaria: "... Che il nemico di classe è forte o debole lo vediamo anche nelle piccole lotte quotidiane… la formazione serve anche per affrontare le giornate di lotta... nelle nostre riunioni diciamo che bisogna tenere conto delle forze del nemico di classe che hai di fronte… e bisogna fortificarsi… noi proletari e proletarie abbiamo bisogno di fortificarci per poi scontrarci con un mostro che anche se ha i piedi d’argilla è spesso più furbo di noi e bisogna smontarlo quindi… sono tanti i punti... le lezioni a prescindere che partano da un libro piuttosto che un altro sono tutte oro colato cioè hanno una valenza non indifferente che servono a noi comunisti e non a noi proletari in generale e la cosa non è indifferente perché il comunista in questo caso ha un’importanza maggiore del proletario perché in questo momento ha un compito non indifferente perché secondo me ancor prima di “andare a cercare l’Inghilterra”, il paese più avanzato...,  il comunista deve fare un lavoro affinché ci sia quell’Inghilterra… un lavoro continuo sicuramente faticoso… In un periodo storico come questo parliamo dell’Italia in cui sta avanzando un Salvini che fa sì parte di una classe, la borghesia con la sua ideologia, ma che poi viene in mente che ha una sua personalità…  e oggi abbiamo ancora più bisogno di portare avanti la nostra ideologia comunista affinché il proletariato venga fuori e prepara la nuova Inghilterra… non so in quale punto del mondo… questo concetto mi è rimasto proprio forte…".
Una domanda di un'altra lavoratrice precaria: "mi chiedevo rispetto alle ultime cose su 'Inghilterra...'  probabilmente ora c’è l’India e la Cina dove c’è più concentrazione di proletariato....? c'è anche molto repressione..."
Alla fine con un brindisi di chiusura alcuni lavoratori hanno proposto di organizzare nuove lezioni ma con tempi più allargati, anche come una sorta di piccolo seminario...

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