“E’ stato appena approvato con le Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia alla Camera, con voto trasversale, l’emendamento a mia firma riferito all’articolo 16 del decreto sicurezza in tema di sicurezza pubblica che prevede la non archiviazione per lieve tenuità del fatto, nei confronti di chi commette reati di violenza, oltraggio o resistenza a pubblico ufficiale......Da ora chi per esempio sputa su una divisa ne dovrà rispondere, non come accadde tempo fa a Milano dove un giudice dispose l’archiviazione nei confronti di un antagonista poiché ritenne il fatto di lieve entità. Questo è stato possibile ovviamente grazie al lavoro e all’interesse del nostro ministro dell’Interno Matteo Salvini, senza il quale non si sarebbe mai arrivati all’approvazione di tali emendamenti
a favore di chi è al servizio della comunità”. Così in una nota il deputato della Lega, Gianni Tonelli.
Gianni Tonelli, leghista, ex segretario del Sindacato autonomo della polizia e le sue infami dichiarazioni:
sui casi Cucchi ("Tutti assolti, come è giusto che sia. Esprimo piena soddisfazione per l'assoluzione in appello di tutti gli imputati per la morte di Stefano Cucchi. In questo Paese bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità. Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie"), Aldrovandi ("È un delitto solidarizzare con colleghi che consideriamo innocenti? Ero al congresso e ho applaudito convintamente i miei colleghi condannati ingiustamente", specificò Tonelli spiegando il motivo del suo gesto."Ai colleghi coinvolti è andata una parte degli applausi, non certamente perché sono eroi, ma perché sono poliziotti che, in servizio, hanno patito e patiscono infinite tribolazioni dopo una sentenza per reato colposo sulla quale nutriamo, legittimamente, alcune riserve") e sull’introduzione del reato di tortura ("Carabinieri e polizia devono poter agire liberamente. Se devo prendere per il collo un delinquente, lo devo prendere. Se cade mentre è fermato e si sbuccia un ginocchio, cazzi suoi", dichiarò Salvini commentando l'approvazione del reato di tortura licenziato alla Camera. "Il reato di tortura è l'ennesimo regalo ai ladri e l'ennesimo attacco alle guardie. La Lega è l'unica contraria. Con questo reato basterà che qualunque delinquente appena arrestato denunci il poliziotto o il carabiniere anche per una violenza psicologica, e il poliziotto o il carabiniere passano i guai", commentò ulteriormente il leader del Carroccio)
Il Sap festeggia Salvini: "Ama le divise e il programma sulla sicurezza l'abbiamo scritto noi" |
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