Sono crimini di guerra, come denuncia Amnesty International.
Palestinesi e attivisti internazionali dell'ISM aggrediti, picchiati e gasati
https://www.facebook.com/luisa.morgantini.5/videos/1915742051860212/
Netanyahu con l’ambasciatore Usa in Israele Friedman |
Sono 12 gli edifici palestinesi ridotti in macerie dalle ruspe militari nel rione di Wadi al Humus, a Sur Baher, alla periferia meridionale di Gerusalemme Est.
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), negli ultimi 10 anni Israele ha demolito oltre 1100 strutture abitative a Gerusalemme Est, allontanando
oltre 2000 persone e procurando conseguenze sulla vita di oltre 6000 persone. Solo tra il 2 gennaio e il 17 luglio 2019 le strutture demolite sono state 126, le persone allontanate 203 e quelle che hanno subito conseguenze 1036.
da bocchescucite:
E così, al pari degli ebrei italiani che dopo il novembre del 1938, si videro cacciare LEGALMENTE da scuole e posti di lavoro, così i palestinesi, nella tragica beffa che diverte Israele e lo giustifica agli occhi dei suoi valletti e dei suoi padrini, hanno visto demolire LEGALMENTE le loro case. Non sono le prime, lo ripetiamo, ogni giorno Israele commette questo tipo di odioso sopruso e, solo nel periodo compreso tra il “67 e il “73, ne demolì 9.000 lasciando 50.000 palestinesi senza tetto come denunciato dall’avvocata ebrea Felicia Langer nel suo libro di testimonianze “Con i miei occhi” prima che decidesse di lasciare Israele rendendosi conto che il suo operato, oltre a portare raramente a vincere cause già truccate in partenza, offriva a questo Paese un’occasione – esattamente come la cosiddetta Suprema Corte – di mostrare una legalità nei fatti inesistente in termini di giustizia.
Questi edifici si trovano nell’area A, sotto il pieno controllo dell’Autorità Palestinese, e sono stati distrutti per “motivi di sicurezza” usando un ordine militare israeliano del 2011 che afferma che qualsiasi casa a meno di 250 metri dalla recinzione dell’apartheid potrebbe essere demolita. Questo è il punto che segna il salto di qualità dello stato terrorista d'Israele: l'Alta corte israeliana ha deciso di demolire i palazzi sono costruiti nella zona A, quella che perfino per gli accordi di Oslo (la trappola tesa ai palestinesi nel 1993 a servizio di Israele) è, o meglio dovrebbe essere, sotto totale giurisdizione palestinese.
I soldati israeliani hanno mandato in ospedale palestinesi e attivisti ISM in un’operazione di sfratto sadico e brutale. Durante l’invasione dei due edifici occupati, la polizia di frontiera israeliana ha sparato a palestinesi a distanza ravvicinata con proiettili di acciaio rivestiti di gomma e li ha buttati giù dalle rampe di scale. Gli attivisti ISM sono stati calpestati, trascinati sul pavimento dai capelli, strangolati con una sciarpa ed aggrediti con spray al peperoncino dalla polizia di frontiera israeliana. Hanno usato una forza eccessiva, con evidente piacere, mentre sparavano gas lacrimogeni in spazi chiusi e brutalizzavano palestinesi e attivisti internazionali.
Mentre il ministro Erdan e il resto del governo Netanyahu accusano i palestinesi di «abusivismo edilizio», l’ong Peace Now riferisce che i coloni israeliani, in aperta violazione del diritto internazionale, hanno creato in Cisgiordania dozzine di avamposti coloniali selvaggi – la maggior parte dei quali sorti da quando è presidente Donald Trump che ha dato carta bianca a Israele. Sono 32 gli avamposti sorti dal 2012, il più delle volte mascherati da “aziende agricole”, che mirano a conquistare grandi estensioni di terra palestinese. L’ingresso alla Casa Bianca di Trump ha rappresentato un via libera per i coloni. E gli ultimi governi israeliani hanno provveduto a legalizzare gran parte degli avamposti selvaggi.
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