Da un lato solo parole, messa in scena, ad usum popolo, su Russiagate - dove l'unica cosa normale anche in una democrazia borghese sono le dimissioni di Salvini che, pur se (tanto per dire...) non avesse preso rubli (ma li ha presi sicuramente), ha mentito apertamente come Ministro degli Interni, e questo basta e avanza.
Dall'altro i fatti: il Sì alla Tav, alla linea di Salvini. La motivazione è ridicola ma spudoratamente espressione di questo sistema: costa di più farla che non farla. Quindi, solo per i SOLDI, per non perdere fondi UE, facciamola! Non c'è che dire: una motivazione indubbiamente "sociale"...
La vita delle persone, la distruzione di territori, dell'ambiente quanti soldi vale?
Quanto costa la vita dei lavoratori pendolari, delle persone che viaggiano su treni a rischio, lenti, senza la manutenzione necessaria? Troppi soldi per il sistema del capitale...
Quanto vale fornire al capitale treni veloci per la movimentazione delle sue merci, molti soldi, ma questi valgono!
Conte cerca miseramente di far vedere che ha voce in capitolo, che lui decide autonomamente come presidente del Consiglio, ma si mostra ancora servitor di un solo padrone, Salvini.
Le dichiarazioni di Di Maio, poi, sono tanto risibili quanto da ennesimo ingannapopolo: "Restiamo contrari, voti il parlamento" - sapendo benissimo che questo parlamento voterà Sì, con un voto trasversale da Lega a PD, a buona parte dei 5stelle.
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