Le
elezioni regionali che si sono tenute in Basilicata il 24 marzo 2019
hanno confermato le tendenze già manifestatesi nelle elezioni regionale
tenute pochissimi mesi fa in Abruzzo e in Sardegna, ovvero avanzata del
Centrodestra, con un forte aumento di voti per la Lega di Salvini a
scapito di Forza Italia e del Movimento5Stelle, un recupero del Centro
Sinistra rispetto alle elezioni politiche, grazie a molte liste che
appoggiavano i candidati Presidente di questo schieramento, ed un forte
ridimensionamento del Movimento5Stelle.
Vediamo
ora di ragionare intorno ai risultati propri della Basilicata: dopo 25
anni il Centrosinistra perde la giuda di questa regione, le elezioni
sono state anticipate perché il precedente Presidente (del PD) è
indagato, è crollato un sistema di potere che per decenni ha fatto il
bello e il cattivo tempo, incarnato dalla famiglia Pittella.
Rispetto
alle scorse politiche il numero dei votanti è lievemente calato
(307.188 contro 329.087), come sono calate anche le schede bianche
(3.100 contro 5.669), quelle nulle (8.524 contro 9.699) ed il numero dei
voti validi (295.564 contro 313.719).
Il
candidato del Centrodestra, il generale della Guardia di Finanza Vito
Bardi, vicinissimo a Silvio Berlusconi, ha preso 124.716 voti, a fronte
dei 79.665 presi alle ultime politiche dal Centrodestra, aumentando di
ben 45.051 voti; all’interno di questo schieramento la Lega prende
55.393 voti contro i 19.704 delle politiche 2018 (35.689 voti in più,
più che raddoppiata in un anno), Forza Italia prende 26.457 voti contro i
38.906 delle politiche precedenti, perdendo 12.449 voti, a favore della
Lega, Fratelli d’Italia è in crescita, come anche nelle altre
regionali, e consegue 17.112 voti contro gli 11.587 delle scorse
politiche, 5.525 voti in più. Le altre due liste che appoggiavano il neo
presidente erano “Idea per un’altra Basilicata” e “Avanti Basilicata”,
che hanno preso rispettivamente 12.094 e 11.492 voti.
Il
candidato di Centrosinistra, Carlo Trerotola (di cui nel corso della
campagna elettorale è spuntata una vecchia tessera del MSI) ha ottenuto
97.866 voti, contro gli 81.766 del Centrosinistra più LeU alle ultime
politiche (infatti in queste elezioni LeU si è alleata con il
Centrosinistra) aumentando di 16.100 voti; il PD “scompare”, prendendo
22.243 voti (-28.212 voti rispetto alle politiche 2018), e viene
superato nello schieramento dalla lista “Avanti Basilicata” che ne
prende 24.957. Le altre 5 liste oscillano tra i 13.00 ed i 5.500 voti
circa.
Il
Movimento5Stelle è stato nettamente sconfitto e ridimensionato, e
consegue 60.070 voti contro i 139.158 voti delle politiche 2018, ben
79.088 voti in meno! Il declino di questo partito appare ormai un dato
di fatto difficilmente ribaltabile.
Infine il professor Valerio Tramutoli consegue 12.912 voti, un risultato comunque apprezzabile.
Per
le prossime elezioni europee i risultati saranno similari a quelli
conseguiti nelle regionali di Abruzzo, Sardegna e Basilicata, ovvero
Lega in forte aumento, Fratelli d’Italia che aumenta lievemente e
potrebbe superare la soglia di sbarramento del 4%, Forza Italia in calo e
fagocitata dalla Lega potrebbe cadere sotto il 10%; il Movimento5Stelle
in caduta libera potrebbe scendere sotto il 20% e più che dimezzarsi
rispetto alle politiche precedenti; il PD senza l’ausilio delle liste
collaterali riuscirà a prendere più voti rispetto alle politiche come è
stato nelle regionali?, tutto dipende se ci sarà un “effetto
Zingaretti”; LeU non dovrebbe superare lo sbarramento del 4%.
Scomponendo
poi il risultato delle europee nei singoli collegi uninominali delle
politiche si capirà facilmente se Salvini andrà o no alle lezioni
anticipate ed alleandosi con chi.
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