Le due posizioni da respingere tassativamente sono
1. quelle degli organizzatori e le parole d'ordini del convegno di Roma del 26 ottobre, che va disertato o contestato con interventi critici.
Parlare genericamente contro la guerra senza indicare che bisogna essere contro le guerre imperialiste e le guerre reazionarie e invece a favore delle guerre di liberazione nazionale antimperialiste nei paesi oppressi dall'imperialismo, e in particolare delle guerre popolari come in India, Filippine, Perù,Turchia ecc. e delle guerre rivoluzionarie all'interno dei paesi imperialisti per la rivoluzione proletaria e socialista, è sostenere l'imperialismo europeo e l'imperialismo italiano, coprire la natura delle guerre e sostenere un pacifismo di maniera che è caratteristica dell'opportunismo e un inganno per i proletari e i popoli.
2. Quelle dei sostenitori della Russia di Putin, o della Cina odierna che sono due potenze imperialiste, che concorrono alla tendenza alla guerra imperialista, di spartizione del mondo, di contesa interimperialista nel mercato mondiale, di rapina delle fonti energetiche, petrolio in primis e delle materie prime, e di controllo delle aree geostrategiche del mondo
Coprire e allearsi con queste due tendenze anche in funzione tattica è opportunismo, è mettere la tattica in contrapposizione con la strategia rivoluzionaria, è rinunciare alla autonomia di classe del proletariato e all'internazionalismo proletario autentico.
proletari comunisti - PCm Italia
22 ottobre 2015
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