Pubblichiamo l'appello che ha preceduto il congresso tradotto ufficiosamente e la cronaca del congresso dal giornale A Nova Democracia - in via di traduzione - preceduto dalla indicazione di un video della manifestazione che si può vedere da youtube
La Lega dei contadini poveri del Nord di Minas Gerais e del sud di Bahia chiama tutti i lavoratori della città e della campagna, contadini senza terra o con poca terra, “quilombolas” [discendenti degli schiavi africani], indigeni, studenti, insegnanti e sostenitori della lotta per la terra a partecipare al loro 8° Congresso.
La Lega dei contadini poveri del Nord di Minas Gerais e del sud di Bahia chiama tutti i lavoratori della città e della campagna, contadini senza terra o con poca terra, “quilombolas” [discendenti degli schiavi africani], indigeni, studenti, insegnanti e sostenitori della lotta per la terra a partecipare al loro 8° Congresso.
Chiamiamo tutti i compagni e le compagne delle Aree Rivoluzionarie, comunità e villaggi, insediamenti, i residenti delle isole, irrigatori e lavoratori del progetto Jaiba e della regione.
Facciamo appello al popolo di Januária, Maria de Pedras da Cruz, Lontra, Verdelândia, Varzelândia, São João da Ponte, Jaiba, Manga, Matias Cardoso, Itacarambi, Missões, Miravânia, Montalvânia, Janaúba, Porteirinha, Nova Porteirinha, Juvenilia, Carinhanha, Malhada , IUIU e tutto il nord di Minas Gerais e sud di Bahia ad unirsi in difesa delle nostre terre e per dare la terra a chi la vive e lavora!
da Januaria - MG: Centinaia di contadini hanno aperto l'8 ° Congresso della Lega dei contadini poveri del nord di Minas e del sud di Bahia, con una manifestazione combattiva per le vie della città.
Contro la crisi: Prendere tutte le terre del latifondo!
Il paese è sprofondato nella crisi e la politica del governo vendipatria e antipopolare del PT/Lula/Dilma è quello di continuare a svendere il Brasile attraverso le banche, l'"agrobusiness" e le miniere, soprattutto stranieri, applicando i dettami del FMI per tagliare ancora di più i salari, i diritti dei lavoratori, privatizzare la previdenza sociale, ridurre il valore delle pensioni e aumentare il tempo e l'età per andare in pensione, espandendo le privatizzazioni, aumentare e creare più tasse e menare giù il bastone sul popolo quando protesta e chiede giustizia.
In campagna, la situazione è ancora peggiore. Il PT è stato 20 anni all’opposizione con la promessa che avrebbe fato la riforma agraria, ma dopo 12 anni al governo ciò che vediamo è che non c’è alcun esproprio di terreni, il completo abbandono degli "insediamenti", persecuzione ambientale e pressione contro i piccoli e medi produttori.
La politica di governo del PT nelle campagne è fatta di repressione: si susseguono come mai violenti sfratti, arresti, torture e uccisioni di dirigenti contadini, “quilombolas” e indigeni a livello nazionale!
Per affrontare la crisi in cui versa il nostro Paese l'unico modo è quello di togliere tutte le terre al latifodo, distribuire pezzi di terra attraverso il tribunale del popolo e fare in modo che ogni famiglia possa produrre da sé e sopravvivere con dignità! Non ci può essere crescita o sviluppo del paese con il ritardo che rappresenta la concentrazione della terra nelle mani di proprietari terrieri parassiti!
Abbasso il governo del PT/Lula/Dilma anti-popolare e vendi-patria!
Viva la rivoluzione agraria!
Cleomar Vive! Morte al latifondo!
Terra, acqua, pane, giustizia e Nuova Democrazia!
Viva la Rivoluzione Democratica, agraria e antimperialista!
‘Tomar todas as terras do latifúndio!’
Foto: Victor Prat
Brasile - 8 ° Congresso della LCP
del Nord di Minas e del Sud di Bahia
I contadini vogliono la fine
latifondismo
Segnato dalla combattività, l'8 °
Congresso della Lega dei contadini poveri (LCP) del Nord di Minas Gerais e Sud
di Bahia ha ribadito: Viva la rivoluzione agraria!
L'8 ° Congresso della Lega dei
contadini poveri, tenutosi a Januária, a nord di Minas Gerais, il 10 e 11
ottobre, è stata una risposta di lotta alla vecchia storia delle frazioni del
partito unico delle classi dominanti, al chiacchiericcio opportunista che occupa
la direzione del vecchio stato - con la sua politica di "aggiustamenti",
miseria, crisi, repressione brutale contro il popolo e contro gli interessi
nazionali - e dell’estrema destra più aperta, che cerca di cavalcare il
malcontento delle masse al fine ugualmente elettorale
'Prendere tutte le terre del
latifondo!'
[Victor Prat: Foto - Alla vigilia
della manifestazione, attivisti della gioventù combattente, operai e
contadini]
La città di Januária nel nord del
Minas Gerais, ha ospitato nei giorni 10 e 11 ottobre, l'8 ° Congresso della Lega
dei contadini poveri (LCP) del Nord di Minas e sud di Bahia.
Il coraggioso popolo
contadino
Dal mese di marzo non ha piovuto
per gran parte del Nord di Minas Gerais e sud di Bahia. Gli animali perdono peso
e la terra è solo una zolla secca. Le riserve diminuiscono e molti campi sono
stati persi. Attraverso mesi ripetuti di siccità, questo coraggioso popolo nero
e contadino, come la terra secca, resiste. Basta una sola goccia di acqua per
rialzarsi e prosperare.
Così, i contadini - questo popolo
dell’entroterra, delle serre, del carrasco e della caatinga [tipici contesti
ambientali del Brasile], questo popolo che è una mescolanza dei resti Quilombo
[discendenti degli schiavi africani] e delle popolazioni indigene, che non ha
mai abbassato la testa e resiste nel coltivare la terra affrontando il latifondo
e le sue bande di uomini armati, affrontando la persecuzione del vecchio Stato e
delle sue forze repressive, affrontando le politiche di governo antipopolari e
dell’opportunismo – si è ancora una volta sollevato con le sue bandiere rosse e,
sotto il sole cocente delle 11, ha preso le strade di Januária, annunciando con
grande e vibrante energia la manifestazione della mattina del 10 ottobre:
stiamo completando le attività dell'8 ° Congresso della Lega dei contadini
poveri di Minas del Nord e del Sud Bahia! Conquistare la terra! Distruggere il
latifondo! Viva la rivoluzione agraria! Viva l’alleanza operai-contadini!
Su invito della LCP, il
quotidiano La Nuova Democrazia ha coperto questo importante Congresso a cui
hanno partecipato centinaia di contadini provenienti da diverse aree del Nord di
Minas Gerais e sud di Bahia. Lavoratori, studenti, insegnanti, intellettuali,
professionisti, dirigenti sindacali, attivisti rivoluzionari, uomini e donne,
anziani e bambini componevano le lunghe file di bandiere rosse e striscioni e
riscaldavano ancora di più la pavimentazione delle strade attraverso cui
passavano. La popolazione usciva per le strade e si affacciava alle porte dei
negozi per vedere e ricevere l'opuscolo.
Una manifestazione di
combattimento
'Contro la crisi: prendere tutte
le terre del latifondo' era lo slogan centrale del Congresso. Un grande
striscione con queste parole ha aperto la manifestazione e al microfono, i
leader e gli attivisti parlavano alla popolazione, che ha ascoltato attentamente
l’appello dei contadini affinché il popolo si organizzi e lotti contro il
marciume del vecchio stato. La LCP, che sin dalla sua fondazione fa appello al
popolo a boicottare la farsa elettorale, ha ribadito i suoi principi classisti
di lotta e dimostrato alla popolazione che ciò che essa sta costatando da anni
viene confermato nella pratica: il PT [Partido dos Trabalhadores, il partito di
Lula, attualmente al governo] è un partito che governa per la grande borghesia,
il latifondismo e l'imperialismo, che presiede la repressione e il genocidio dei
contadini, indigeni e quilombolas, e la politica della fame, e che spreme il
popolo. Ha denunciato i crimini dei grandi proprietari terrieri nella regione e
l'omicidio del leader contadino Cleomar Rodrigues, coordinatore politico della
LCP, il 22 ottobre dello scorso anno, da uomini armati per volere dei
proprietari terrieri con la copertura di agenti della Polizia Civile.
Alta temperatura
Testa e bandiere alzate, i
contadini si sono mossi per le strade, organizzati e mostrando alla popolazione
come il popolo deve agire. Non accettare le ingiustizie, non partecipare alla
farsa elettorale e non temere i latifondisti. In testa alla manifestazione,
c’erano attivisti dei giovani combattenti, operai e contadini che, con le loro
bandiere rosse tenute insieme e tenendo un unico passo, sono stati preparati a
non cadere nelle provocazioni della repressione e del latifondismo, e anche per
difendere la manifestazione in caso di tentativi di attacchi di provocatori e
nemici del popolo.
["Seu" Sula, eletto Presidente
Onorario della LCP - Foto: Ellan Lustosa]
Fin dall'inizio della marcia, la
polizia ha inviato una macchina sulla strada per bloccare il percorso. Presto
hanno fatto eco gli slogan "polizia fuori!", costringendoli a ritirarsi. Nel
centro della città, immediatamente la linea e le colonne di auto-difesa
avanzavano alla testa della manifestazione in ordine di battaglia, hanno
marciato verso le macchine della polizia, ma poi, ricevuti gli ordini, sono
tornati alla loro posizione. È stato un momento di grande agitazione che ha
elevato la temperatura rovente facendo sì che le masse cantassero con ancor più
forza le loro canzoni di lotta e slogan militanti.
Qualcosa di diverso e nuovo era
nell'aria, e il popolo si è animato. Durante i due giorni del Congresso, la
scuola pubblica dove è stato tenuto e i suoi dintorni sono stati difesi con più
attenzione, mentre tra le masse c’èrano grandi aspettative.
Il Congresso si è svolto in più
fasi. Ciò che lo ha preceduto fu la sua preparazione con incontri di dirigenti e
attivisti nei settori organizzati dalla LCP, poi con l’agitazione nelle zone e
città dove il Comitato di sostegno alla lotta per la terra ha distribuito
opuscoli e realizzato attività come Montes Claros, la più grande città a nord di
Minas. Lì, presso l'Università Statale di Montes Claros (Unimontes), è stata
fatta con grande entusiasmo una mostra di foto della lotta contadina, teatro e
dibattito. Anche a Januária, si è svolta con entusiasmo una grande attività e la
festa della Rivoluzione Agraria attraversava la città.
Una fornace di lotta ideologica
Il 10 e 11 hanno avuto luogo le
sessioni plenarie e le riunioni dei delegati eletti come rappresentanti delle
aree a Congresso.
[Foto: Ellan Lustosa]
Gli ospiti provenienti da tutto
il paese, tra cui dirigenti della Lega da diverse regioni, dirigenti sindacali,
attivisti di organizzazioni rivoluzionarie, democratiche e popolari hanno dato
il loro saluto all’8° Congresso. Anche ciò è stato caratterizzato da una ricca
attività culturale, come ad esempio la presentazione del Gruppo Teatro Servire
il popolo, formato da giovani contadini, che ha presentato uno spettacolo sulla
lotta per la terra, sugli eroi del popolo brasiliano e in onore dei leader
contadini Cleomar Rodriges e Renato Nathan. In rappresentanza di tutti i caduti
nella lotta, il gruppo di giovani la Compagnia di Teatro Matutos do Rei,
dell’area Vanessa, ha inscenato una denuncia del ruolo della magistratura
borghese nella criminalizzazione e punizione dei combattenti del popolo. Le
attività hanno contato anche su una bellissima presentazione di un Trio della
Follia (Folia de Reis), la presentazione del popolare musicista Marcinho da
Gaita e di sua figlia Cibele, e del finissimo duo di viola formato dai
quilombolas John e Damiano, il duo di chitarra della città di Manga, Baden e
Vandaime, tra le altre attrazioni.
La sessione plenaria è iniziata
nel pomeriggio del 10 ottobre e si è riunita presso il campo sportivo della
Scuola Statale Olegario Maciel e in essa si è riflessa tutta la realtà e la
lotta dei contadini del nord di Minas Gerais e del sud di Bahia, come ha messo
bene in evidenza uno dei relatori: "un calore che riscalda, una fornace, ma una
fornace di fucinatura ideologica e politica."
Il dibattito centrale della
sessione plenaria ha evidenziato come l'8° Congresso ha avuto luogo in un
momento cruciale della lotta dei contadini e del popolo brasiliano. Il Congresso
è stato una risposta alla vecchia cantilena delle frazioni del partito unico
delle classi dominanti, al chiacchiericcio degli opportunisti che occupano le
poltrone del vecchio stato – con la loro politica degli "aggiustamenti",
miseria, pressione e brutale repressione contro il popolo e gli interessi
nazionali - e dell’estrema destra, che cerca di cavalcare il malcontento delle
masse come propaganda elettorale.
La via è quella della rivoluzione
agraria!
Il Congresso della LCP, con il
suo slogan che afferma, contro e davanti alla acuta crisi economica, politica,
sociale e morale di questo stato marcio e dei suoi governi antipopolari e
vendi-patria, che i contadini devono organizzarsi e prepararsi a prendere tutte
le terre del latifondo, ha confermato qual è la vera via democratica e
rivoluzionaria. La rivoluzione agraria è l'unico modo per distruggere e ridurre
in polvere tutta l’arretratezza semifeudale del Brasile, e proprio a causa di un
compito di questa portata, questa rivoluzione può essere fatta solo dalle masse
contadine che, per secoli, sono state schiacciate dal potere
latifondista-burocratico, al servizio dell'imperialismo.
[Anche i giovani si sono
organizzati e hanno partecipato politicamente - Foto: Carlos Henrique Silva]
L'8 ° Congresso e le discussioni
hanno toccato temi cruciali per la comprensione dei contadini, operai,
rivoluzionari, democratici e progressisti sulla necessità e il modo di fare i
cambiamenti radicali di cui il nostro paese ha tanto bisogno per distruggere le
tre montagne dello sfruttamento che pesano sul nostro popolo: il latifondo, la
grande borghesia e l'imperialismo.
Il Brasile ha più di cinquemila
comuni e l’80% di questi non hanno più di 10 mila abitanti. Sono centri rurali
dove le masse sono sottoposte da secoli a rapporti semi-feudali di produzione.
Centinaia di migliaia di contadini e operai che vivono in queste città di
piccole e medie dimensioni sono trascinati dai "gatti" (reclutatori) delle
grandi imprese agro-alimentari che prevedono già il passaggio, il giorno di paga
del mese e la porcilaia che chiamano alloggio, mentre sono pagati per il cibo
peggiore. È questo che gli opportunisti hanno la pretesa di chiamare rapporti
capitalistici, mentre si tratta del vecchio sistema della baracca.
I contadini sono forzatamente
sottoposti a queste condizioni, e coloro che resistono nelle loro terre, sono,
giorno dopo giorno, molestati dai grandi proprietari terrieri, economicamente
schiacciati, attaccati da loro bande di uomini armati, costretti a vendere la
loro terra in cambio di quasi nulla o vengono brutalmente uccisi e la loro terra
viene inghiottita dai proprietari terrieri. Allo stesso modo, soffrono e vengono
attaccati ovunque i popoli indigeni e resti dei Quilombo.
Ciò che siamo stati in grado di
registrare e realizzare in questo 8 ° Congresso - aggiungendo questa esperienza
a quella dei Congressi della LCP già seguiti negli anni precedenti nel Nord di
Minas Gerais e altrove - è che non solo la LCP è maturata e avanzata nella sua
costruzione, ma si è sviluppata, così come si sono sviluppate le contraddizioni
nel nostro paese, preparandosi a rispondere e agire conformemente
all'intensificarsi di queste contraddizioni.
Coloro che erano presenti, non
chiedevano o si aspettavano niente dal vecchio stato latifondista-borghese. Non
chiedono teloni o cesti alimentari. I suoi leader sono quadri rivoluzionari,
consapevoli e provati nei combattimenti.
Le sessioni plenarie hanno
condotto una grande battaglia politica e ideologica per cercare, a partire dai
discorsi, relazioni e pareri, di sistematizzare l'esperienza della lotta del
movimento contadino militante. Uno dei leader della LCP ha sintetizzato:
- Non vogliamo “andare al
governo”, ma distruggere questo vecchio stato. Accumulare forza, e poi non
distruggeremo le basi politiche ed economiche da un giorno all’altro. La nostra
lotta è prolungata. Spazzeremo via i latifondi, daremo la terra a tutti i
contadini, e senza una vera battaglia, per la quale siamo già molto ben
preparati, non c’è conquista della terra!
Tutti partecipano
Il nostro reportage ha avuto
l'opportunità di coprire non solo la realizzazione delle plenarie, ma tutto ciò
che ha permesso al Congresso di avere luogo. La cucina collettiva ha lavorato
giorno e notte per alimentare le centinaia di partecipanti al Congresso.
L’angolo dei bambini, organizzato da giovani studenti e altri volontari, non
solo ha curato, ma ha anche organizzato i bambini per consentire alle loro madri
di partecipare a discussioni e attività. In chiusura, i ragazzi hanno
partecipato anche politicamente con un piccolo pupazzo vestito con cura e con le
bandiere della LCP dipinti di proprio pugno. Per tutto il tempo, una commissione
si occupava della sicurezza del Congresso, a guardia degli ingressi della scuola
in cui si è svolto e facendo la guardia durante la notte. Giovani studenti e
contadini formavano la commissione d'agitazione, che ha mantenuto alto lo
spirito durante tutte le attività, accompagnando le canzoni e sostenendo gli
slogan. È cresciuto il contingente di massa che ha partecipato
all'organizzazione e alla lotta condotta dalla LCP. Decine di agricoltori si
sono iscritti ad una lista di partecipazione per future occupazioni di
terre.
[Presentazione del Gruppo di
Teatro Servire il popolo - Foto: Ellan Lustosa]
Mentre i delegati eletti come
rappresentanti delle aree erano riuniti discutendo e sistematizzando le proposte
organizzative da approvare al Congresso, l’“incendiario” infiammava la plenaria.
I contadini raccontavano vivamente la loro realtà. Parlavano vecchi occupanti di
terre, i pionieri della lotta della LCP; gli irrigatori del progetto Jaiba, che
hanno sviluppato una grande lotta affinché i contadini prendessero la terra,
l'acqua e tutto ciò che richiede la produzione; contadini Baixa Funda hanno
denunciato la deforestazione che degrada la loro terra, e altri contadini hanno
narrato le loro esperienze e la lotta per la produzione in una delle peggiori
siccità della storia del Nord di MInas. Hanno parlato di come le loro vite sono
cambiate dopo che la LCP ha iniziato ad organizzare la loro lotta. Hanno
denunciato i crimini del latifondismo, l'azione degli uomini armati, ricordavano
gli eroi caduti nella lotta per la terra rendendo loro omaggio.
Leader operai e contadini hanno
discusso e approvato un piano per far crescere un’onda di occupazione di terre
nella regione e l'importanza e il metodo per rafforzare e potenziare l’alleanza
operai e contadini, un fondamento essenziale per il progresso della rivoluzione
agraria, per la conquista della terra, del pane e una Nuova Democrazia in
Brasile. In una assemblea vivace, i giovani hanno ascoltato attentamente gli
argomenti di un leader del Fronte Rivoluzionario per la Difesa dei Diritti del
Popolo sul ruolo dei giovani nella Rivoluzione di Nuova Democrazia in Brasile, i
problemi teorici e la strategia della rivoluzione nel mondo di oggi.
Nessun commento:
Posta un commento