domenica 18 ottobre 2015

pc 18 ottobre - DALLA PARTE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE PALESTINESI - PER LA GUERRA POPOLARE - LA NOSTRA SOLIDARIETA' E' LOTTA CONTRO L'IMPERIALISMO ITALIANO - editoriale per Proletari comunisti

Proletari comunisti e il Movimento femminista proletario rivoluzionario ancora una volta salutano col cuore gonfio di rabbia, dolore, ma anche di determinazione rivoluzionaria la rivolta del popolo palestinese. Ed esprimono in particolare la massima solidarietà ai giovani, alle ragazze palestinesi che stanno accerchiando e attaccando gli odiati coloni israeliani e che per questo stanno anche dando la loro giovane vita, uccisi o nelle prigioni.

I ragazzi e le ragazze palestinesi hanno pienamente ragione, sono le avanguardie, i martiri di una ribellione di tutto il popolo. Non si può nascere, vivere in una terra che è di fatto un immenso carcere, perennemente sotto il controllo armato dell'esercito israeliano, in cui tutto è negato, anche la stessa esistenza, muoversi, andare al lavoro, a scuola, e in cui ogni giorno si può morire per mano dello Stato sionista di Israele.
I ragazzi e le ragazze non possono accettare un futuro in cui per “legge” è negato il futuro.

Chi si meraviglia o, pur sostenendo la “causa palestinese”, prende le distanze e condanna la nuova intifada, è un ipocrita che vorrebbe sì i diritti del popolo palestinese ma portati avanti con una lotta “pulita” e “corretta”, lasciata nelle mano e nelle non “soluzioni” degli Stati imperialisti.

Come diceva Mao Tse Tung: “La rivoluzione non è un pranzo di gala; non è un'opera letteraria, un disegno, un ricamo; non la si può fare con altrettanta eleganza, tranquillità e delicatezza, o con altrettanta dolcezza, gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità. La rivoluzione è un'insurrezione, un atto di violenza con il quale una classe ne rovescia un'altra”.

La rivolta del popolo palestinese, dei giovani renderà inevitabilmente sempre più le strade delle trappole contro l'odiato occupante israeliano e i coloni.

Questa rivolta deve vincere e si deve trasformare in rivoluzione!

Ma per questo il popolo palestinese ha bisogno di una direzione che abbia la strategia vincente della guerra popolare; questa non è nella strategia di Hamas e delle forze nazionali e islamiche; né attualmente di altre forze, come lo stesso Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, che sostengono questa rivolta.

La forma di attacchi individuali dei giovani con cui si sta manifestando questa Intifada è anche il frutto di questa mancanza di una direzione che organizzi la guerra di popolo, e i giovani, le giovani combattenti in un esercito di liberazione popolare.

Per quanto ci riguarda, nelle nostre cittadelle degli Stati imperialisti che sono il puntello dello Stato di Israele, responsabili di tutti i suoi crimini, la nostra prima solidarietà ai giovani, a tutto il popolo palestinese è lottare contro il nostro imperialismo.
Il governo Renzi è il primo alleato e sponsor del boia Netanyau; il suo spudorato appoggio ad Israele e alle sue ragioni, la sua proclamata ”unione e amicizia” tra Israele e l'Italia non hanno paragoni neanche con i governi più a destra dei precedenti anni.
Dietro la “comune lotta al terrorismo” (che dice Isis ma vuole attaccare le rivolte dei popoli) stanno gli interessi economici, la sponsorizzazione dell'Italia imperialista, i profitti!
Dietro il pieno elogio di Netanyahu, che chiama Renzi “mio buon amico”, sta la sicurezza dell'appoggio dell'imperialismo italiano all'annientamento dei palestinesi in quanto popolo.
Per questo nel nostro paese essere dalla parte del popolo palestinese significa anche oggi combattere e rovesciare il governo Renzi.

proletari comunisti - PCm Italia
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
18 ottobre 2015

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