Ferrante- attuale amministratore delegato dell'Ilva e portavoce di
padron Riva, ieri ha fatto un comizio ai suoi dirigenti e capi di pesante
attacco alla Magistratura, insieme a minacciare che, proseguendo così,
gli stipendi non ci saranno.
Una chiamata alle armi di stampo
aziendalista e corporativa, che dimostra che padron Riva non si è ancora
rassegnato a pagare il prezzo necessario per conservare la fabbrica e
che lo stesso decreto pro Riva approvato in parlamento non gli basta.
Ma a questa adunata non ha chiamato gli operai.. questo è un segno di debolezza.
Gli operai in maggioranza oggi non sono d'accordo con Ferrante-RIVA, come forse era il 30 marzo scorso,
ma
non sono nè possono esserlo con l'ambientalismo antioperaio, che ha una
sola soluzione - una pseudo soluzione - la chiusura della fabbrica..,
nè sono e nè possono essere mobilitati dall'ideologia e la prassi dei
cittadini liberi e pensanti.
Gli operai hanno bisogno del sindacato
di classe e di massa, come trincea organizzata di resistenza e lotta di
classe in fabbrica e punto di riferimento della lotta delle masse
popolari contro padron Riva, governo e Stato dei padroni, partiti
parlamentari,sindacalisti confederali filoriva; così come senza rivolta popolare..'non pacifica' è impossibile fermare l'azione di governo, istituzioni, ecc a sostegno di Riva
Non è solo questione di numeri, ma di linea e prassi e anche su questo la lotta continua.
proletari comunisti -PCm Italia
pcro.red@gmail.com
20-12-2012
Nessun commento:
Posta un commento