domenica 16 dicembre 2012

pc 15 dicembre - STRAGE USA: PROFITTI, POLITICA E IDEOLOGIA

“...nessun politico in questi anni ha osato mettersi contro la National Rifle Association (NRA), la potentissima e ricca lobby delle armi, con più di quattro milioni di membri, molti di questi concentrati in Ohio, Florida, Virginia, swing states fondamentali per vincere le elezioni presidenziali. Chi ha toccato gli interessi della lobby ha pagato molto caro. Nel 1994, poco prima delle elezioni di mid-term, Bill Clinton fece passare a forza una legge per mettere al bando i fucili d’assalto. Quell’anno i democratici persero il controllo di Camera e Senato e la National Rifle Association fece affluire centinaia di migliaia di dollari nella campagna per sconfiggere i candidati più ostili...”.(Da Il Fatto quotidiano)
Obama che ora piange e promette ipocritamente, aveva già fatto simili dichiarazioni per la strage nel cinema del 20 luglio a Denver, ma non si è sognato di mettere tra le questioni principali del suo programma una legge che vietando la vendita delle armi intaccasse i grossi profitti della lobby, perchè non lo può fare, al di là delle lacrime, perchè la politica del governo è al servizio e sostenuta da questi profitti.

“...Negli Stati Uniti, un Paese di 311 milioni di persone, esiste un numero di armi all’incirca simile... In 130 mila punti vendita è possibile comprare legalmente una pistola o un fucile (un numero enorme, considerato che sul territorio nazionale esistono 144 mila distributori di benzina). (da Il Manifesto).
“...Corri, nasconditi, attacca! Non va troppo per il sottile l'ufficio per la sicurezza nazionale del comune di Houston nel dettare direttive per chi dovesse trovarsi a portata di massacro... Si parla ormai quotidianamente del rischio strage. Quello che rende anomalo il messaggio del sindaco della capitale del Texas è la freddezza con la quale l'argomento viene trattato, come se si trattasse di un manuale di regole per il traffico, o un'emergenza antincendio. Un rischio frequente da cui difendersi...” (Da Il Messaggero)
"...La madre Nancy era una collezionista d'armi e a volte portava i figli a caccia con lei. Sembra che spingesse il figlio a studiare molto e a primeggiare a scuola..." (da Il Fatto quotidiano)
Non si tratta solo di armi a disposizione di tutti, ma di una ideologia “normale” di violenza, che è di tipo nazista, resa sistemica e quotidiana nel cuore della bestia dell'imperialismo Usa.

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