Scontri del Primo Maggio Due agli arresti domiciliari Sono esponenti del centro sociale Askatasuna di Torino.
La Digos di Torino in relazione agli scontri avvenuti
durante il corteo del primo maggio 2012, sta eseguendo per due esponenti
dell'area autonoma, che fa capo al centro sociale Askatasuna, gli
arresti domiciliari. Per altri sette è scattato l'obbligo di dimora e
per altri 4 c'è invece l'obbligo di firma. Durante la mattinata del 1
maggio autonomi e forze dell'ordine erano venuti in contatto in un primo
momento mentre il corteo sfilava lungo via Po, dopo che era stato
contestato il sindaco Piero Fassino. In seguito, il gruppo di
antagonisti si era staccato dal corteo principale e aveva cercato di
fare irruzione in Comune, in piazza Palazzo di Città. Alcuni antagonisti
erano saliti sul balcone della sede e avevano appeso una bandiera No
Tav. Durante gli scontri con la polizia un agente era rimasto ferito a
una mano. I reati di cui i 13 indagati devono rispondere sono violenza e
resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.
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