Fa un certo effetto vedere che mentre
tutte le cifre delle vendite nei più diversi settori del mercato
scendono alla grande e soprattutto quello dell'auto che solo per la
Fiat e solo per l'Italia scende del 20%, padron Marchionne invece
“regala” 500 euro ad ogni operaio di Pomigliano; fa impressione
perché i padroni da che mondo è mondo i soldi li agli operai li
prendono, in tanti modi, non li danno, quindi... quindi qual è
l'interesse di Marchionne con questa operazione?
- “Premiare” quegli operai (“fidelizzare” dicono i padroni) che a Pomigliano in un modo o nell'altro hanno accettato il nuovo contratto che nega tutti i diritti acquisiti;
- Ripetere che i sindacati (che infatti si lamentano per questa mossa, soprattutto quelli che hanno firmato l'accordo, Fim e Uilm, perché apertamente scoperti) non servono;
- Dare un contentino agli operai che hanno fatto tantissime ore di cassa integrazione perdendo salario sotto le feste di Natale e ai quali è stato comunicato che ne devono fare tante altre;
- Mostrare a tutti i capitalisti a livello mondiale che le fabbriche Fiat sono affidabili perché si produce con il WCM (Metodo di lavoro ad altissima intensità di sfruttamento).
Ma a Marchionne tutto questo non basta:
ha ancora il dente avvelenato per il reintegro dei primi 19 operai
che hanno vinto la causa e continua con la politica del ricatto, o si
trova un accordo o altri 19 sono fuori.
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Un premio agli addetti di Pomigliano
I 2.146 dipendenti della newco Fabbrica
Italia Pomigliano si ritroveranno nella busta paga di fine mese 500
euro in più per i due premi ricevuti dallo stabilimento: la medaglia
Silver World class manufacturing di giugno e il primo posto alla Lean
Production di settembre, in una selezione che ha visto passati in
rassegna 700 diversi siti in tutto il mondo.
Con una comunicazione affissa ieri in
bacheca, l'amministratore delegato della newco, Sebastiano Garofalo,
a un anno esatto dal lancio ufficiale della nuova Panda ha
ringraziato i dipendenti: “Il 2012 per tutti noi è stato un anno
caratterizzato da ansie e sacrifici – ha sottolineato Garofalo –
ma anche da grandi soddisfazioni. Grazie al vostro lavoro e alla
costanza, anche la miglior concorrenza, oltre che il management Fiat,
ha riconosciuto i risultati che noi abbiamo raggiunto. Bravi.”
Sempre nella giornata di ieri, però, è
arrivata la comunicazione di un nuovo massiccio ricorso alla cassa
integrazione nella fabbrica campana, dal 17 a l 31 dicembre.
Complessivamente, incluse le feste di Natale, sarà il più lungo
stop produttivo dall'avvio degli impianti per la realizzazione della
nuova Panda, e i lavoratori si fermeranno anche con permessi il 2, 3
e 4 gennaio. Intanto le rsa di Fim, Uilm, Fismic e Ugl, sindacati
firmatari dell'accordo del 2010 con Fiat, sono state invitate dai
vertici della newco a firmare il verbale di non accordo sulle 19
procedure di mobilità per gli addetti Fiom. Lo ha reso noto il
segretario generale della Fim di Napoli, Giuseppe Terracciano, il
quale ha auspicato che adesso, “scaduti i 45 giorni utili per
trovare un accordo, si cerchi una soluzione entro i prossimi 30 per
evitare di lasciare che l'azienda metta fuori 19 lavoratori”. Da
ieri ci sono 30 giorni di tempo perché l'ufficio regionale del
lavoro cerchi una mediazione tra le parti per far desistere l'azienda
dal procedere con le mobilità.
Il sole 24 ore
15 dicembre 2012>>
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