La Tv indiana contro Finmeccanica: “Tangenti per gli elicotteri?”
La televisione Times Now mostra documenti intestati alla Agusta Westland per il pagamento di commissioni su un appalto di fornitura alla polizia indiana (poi tramontato). Interesse della Procura di Napoli. La società smentisce categoricamente di avere mai pagato per quello o qualsiasi altro appalto. E minaccia azioni giudiziarie nei confronti
dell'emittente indiana. La Procura di Napoli considera molto importante l’affare indiano di Agusta Westland. Il nostro articolo nel quale si svelava un documento inedito sulle commissioni offerte dalla società del gruppo Finmeccanica nel tentativo di aggiudicarsi un ordine di elicotteri in India è stato letto con molta attenzione in Procura. E anche sugli affari indiani è stato sentito nei mesi scorsi dai pm Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock – nell’ambito dell’indagine per corruzione internazionale nata dal caso Lavitola-Panama, ma ormai decollata verso altri lidi – l’amministratore delegato di Agusta Bruno
Spagnolini. All’epoca delle trattative indiane nel 2009-2010 Spagnolini era l’uomo di fiducia dell’amministratore delegato, quel Giuseppe Orsi poi asceso alla poltrona più importante di presidente e amministratore del gruppo Finmeccanica.
Ieri, è stata la giornata del silenzio.
Nessun commento da parte dell’ufficio stampa di Finmeccanica e, soprattutto, nessun commento di un politico italiano. Leader e mezze tacche, di centrosinistra e centrodestra, passando ovviamente per il generale-ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e per il presidente del Consiglio Mario Monti, non hanno avuto da ridire su quanto pubblicato dal Fatto.
RICAPITOLIAMO: da mesi ormai i giornali hanno dato notizia dell’interessamento dei pm di Napoli per il grande affare di Agusta in India: la commessa da 560 milioni di euro ottenuta nel 2010 per la fornitura di 12 elicotteri AW 101 al ministero della Difesa. Nei primi giorni di marzo era rimbalzata in Italia anche la notizia dell’apertura di un’indagine da parte del ministero della Difesa indiano sull’affare, notizia poi smentita dal ministro sull’Indian Express. Mercoledì però c’è stato il colpo di scena: Navika Kumar, una famosa reporter investigativa indiana ha mostrato in un servizio della tv Times Now (titolato: “Esclusivo: tangenti per l’affare degli elicotteri?”) ben sette documenti che a detta della tv indiana porrebbero seri quesiti sugli affari indiani di Agusta. Il documento più importante, mostrato in tv mercoledì e ripubblicato dal Fatto (non smentito da Finmeccanica) è una lettera su carta intestata di Agusta Westland datata agosto 2009 nella quale la società italiana offre alla Ganton Ltd di New York un pagamento dell’8 per cento sul valore del contratto per gli elicotteri e del 15 per cento sui ricambi.
Ovviamente solo se la commessa sarà ottenuta da parte di Agusta. L’oggetto del contratto di consulenza siglato con il presidente della società Ganton Ltd, Mister Edmonds C Allen, è però la fornitura di 12 elicotteri AW 119 alla Polizia indiana. E Finmeccanica ha buon gioco a sottolineare che quell’affare non è stato mai concluso, mentre Agusta si è aggiudicata un’altra commessa con il ministero della Difesa per gli elicotteri vip AW 101. “Il contratto con Ganton è un normale accordo per pagare commissioni a un agente e prevedeva clausole stringenti di rispetto delle norme. Non è stato poi eseguito perché – sostengono a Finmeccanica – non abbiamo siglato nessun contratto per la fornitura alla Polizia indiana”. Parallelamente, nello stesso periodo e con lo stesso governo, Agusta otteneva la commessa da 560 milioni di euro per gli elicotteri AW 101, ma stavolta, precisano da Finmeccanica: “Non abbiamo pagato nemmeno un euro di commissione né a Ganton Ltd né a nessun altro per il semplice motivo che la legge indiana lo vieta”.
RESTANO però sul tavolo una serie di questioni non da poco. Innanzitutto non si comprende chi ci sia dietro la Ganton ltd. Edmonds Allen potrebbe essere un prestanome e secondo la tv indiana la società sarebbe dell’imprenditore Abhishek Verma, arrestato nel 2006 per un altro scandalo dal quale è uscito indenne, ma ora di nuovo sotto investigazione per sospetto riciclaggio. La tv Times Now, ha mostrato anche altri documenti che, dopo la minaccia di azione legale di Finmeccanica sono però spariti dal web. Tra questi ci sarebbe una lettera nella quale il ministero della Difesa indiano chiede a Edmonds Allen di portare documenti sulla Ganton Ltd all’ambasciata indiana a New York e una lettera nella quale si parla di 410 milioni di dollari contesi tra Verma ed Edmonds Allen. L’affare tra i due non sarebbe connesso, a quanto si vede dal servizio tv, alla questione Agusta, ma certamente pone interrogativi sul partner prescelto da Agusta per le sue transazioni in India. Il codice etico approvato in pompa magna da Finmeccanica solo nel 2010 permette di scegliere simili partner di affari? Lo abbiamo chiesto alla società e restiamo in attesa di risposta.
da Il Fatto Quotidiano del 31 marzo 2012
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