Ricatto hard alle prostitute in caserma
Arrestati due carabinieri. Prestazioni sessuali in cambio della libertà
Non soltanto finanzieri dei «Baschi verdi», come i cinque condannati da 6 a 2 anni per una serie di violenze sessuali su prostitute straniere consumate in auto nel 2009 durante i controlli. Adesso anche due carabinieri della tenenza di Pero sono stati arrestati dal gip Maria Grazia Domanico con le imputazioni non solo di violenza sessuale ma anche di concussione, per fatti avvenuti dentro la caserma tra la fine del 2009 e l' inizio del 2010.
Nel corso delle indagini del pm Cristiana Roveda sui finanzieri, era stata interrogata una prostituta romena che aveva aggiunto che qualcosa di analogo era accaduto anche a lei e a una sua amica una notte di ottobre 2009, ma ad opera di due uomini scesi da una auto blu e che si erano qualificati come carabinieri. Portate in una caserma che non sapevano collocare, si erano sentite esporre questa alternativa: o restare lì fino alla mattina e col rischio poi di incorrere in denunce per qualche tipo di reato, oppure concedere prestazioni sessuali ed essere poi riaccompagnate a casa loro senza altri problemi. Una delle donne era stata condotta in una stanza al piano superiore da uno dei due carabinieri che aveva avuto con lei un rapporto sessuale, mentre il collega aveva fatto lo stesso con l' altra ragazza ma al piano terra.
Uno screening di tutti gli accessi ai computer dei carabinieri ha consentito al pm Giovanni Polizzi di risalire alla caserma di Pero, dove l' allora comandante ad interim (il maresciallo Antonio Coriolano) e un appuntato (Massimo Raiconi) respingono le accuse delle ragazze che in foto li hanno riconosciuti all' 80% e al 100%.
Il Tribunale del Riesame, che ha confermato gli arresti anche per il rischio che le due ragazze siano indotte a ritrattare nel prossimo «incidente probatorio», valorizza pure che sull' auto del maresciallo (dotata di paletta) lo scorso 23 febbraio sia stata trovata un' altra prostituta (a lui legata) in compagnia di un pregiudicato.
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