martedì 9 novembre 2010

pc quotidiano 9 novembre - UN FORUM PER LA FAMIGLIA DA "MODERNO MEDIOEVO"

Dalle compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario di Milano.

Si è aperta ieri a Milano la conferenza per la famiglia: un'iniziativa, un impegno del governo – ha dichiarato Giovanardi in un dibattito televisivo- per la stesura di un piano nazionale di politiche familiari.
E, allora, che cosa si propone questa conferenza il cui relatore Giovanardi ha già annunciato che da questa conferenza molto verrà per il futuro di questo paese?

Una ripresa, in maniera organica, degli attacchi ideologici, politici, pratici in ogni ambito della vita delle donne per meglio opprimerle; chiaramente, in questi anni attacchi non sono mancati da parte dei governi nazionali e locali, della Chiesa, dei paladini della vita: con questa conferenza ora si intende chiudere il cerchio.

Un attacco esplicito, in primis, all'autodeterminazione delle donne, l'affermazione della concezione della donna come incubatrice, serva in famiglia, in una famiglia ammortizzatore sociale su cui scaricare il lavoro di cura dei figli, dei malati, dei disabili, dei vecchi. Esplicitamente viene affermato come bisogna passare dal welfare state (sempre più ridotto) a una “welfare society”.
Si interviene su temi di rilevanza sociale, quali il lavoro, la scuola, servizi, in una prospettiva di un ruolo sempre maggiore del privato sociale, delle scuole private.
Si afferma la centralità della famiglia, “naturale”, si fa strame delle dure lotte e delle conquiste delle donne, su di loro si scarica la crisi, per mantenere questa società, si usa strumentalmente e ipocritamente il sostegno alle famiglie, ma il cuore degli “interventi” a favore delle famiglie è l'attacco al diritto di scelta delle donne.

Già nell'introduzione, ma anche una parte significativa del documento dedicato all' “accoglienza della vita”, si ripropone “la tutela della vita sin dal concepimento”, il ruolo delle associazioni per “aiuto/assistenza alla vita” nei consultori, per meglio colpevolizzare le donne che scelgono di abortire, complicare ulteriormente l'iter già difficile, illudere con aiuti e assistenza; si legittima e rafforza ulteriormente l'obiezione di coscienza, si riafferma l'obbligatorietà, per disincentivarne l'uso, del ricovero in caso di ricorso all' RU 486; il mantenimento della L.40, che considera le donne meno di un embrione, con l'aberrazione di divieto di diagnosi pre-impianto, e vieta la fecondazione eterologa.
Riportiamo stralci dal foglio mfpr del maggio 2007, quanto mai attuali
”.. Un attacco che va a fondo, che vuole toccare il cuore della vita delle donne perchè il diritto d'aborto, conquistato dopo anni di dura lotta, rappresenta non solo l'affermazione del diritto di scelta delle donne in tema di maternità ma anche il diritto di scegliere liberamente in tutti gli ambiti della propria vita. Uno “spettro” minaccioso che si vuole in ogni modo cancellare........avanza dunque la marcia oscurantista verso il moderno medioevo usato contro le donne come base ideologica e politica determinante per lo sviluppo di un moderno fascismo necessario a mantenere il potere economico e politico della borghesia....”

MFPR-Milano
Milano 9 novembre

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