Torna Berlusconi, ecco le dieci richieste
Tasse, lavoro, zona franca e fondi, l'appello della città al presidente del consiglio
ricostruzione terremoto 2009l'aquila.Da leggereCommenti (1).+-di Marina Marinucci
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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso all'Aquila
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Il premier torna, Bertolaso va in pensioneL'AQUILA. Dieci questioni prioritarie da porre all'attenzione di Berlusconi che martedì, dopo oltre nove mesi di assenza, tornerà all'Aquila. Dieci domande, che attendono da tempo una risposta, rilanciate al premier da chi vive e opera in questo territorio.
Le tasse che non sarà possibile restituire, fondi certi e una legge per la ricostruzione - oggi affidata a ordinanze e commissari - l'emergenza lavoro che rischia di affondare definitivamente il comprensorio. E poi la zona franca, di cui si sono perse le tracce, e l'università alle prese con la mancanza di alloggi e di servizi per i suoi studenti. Problemi irrisolti, come quello delle macerie che - continuando di questo passo - sarà impossibile portar via prima di una ventina di anni. Riguardano tutto ciò - ed altro ancora - le domande che politici, rappresentanti delle istituzioni e delle categorie produttive, sindacalisti e comitati cittadini rivolgono, attraverso il nostro giornale, al presidente del Consiglio.
«Sulla ricostruzione si sta seguendo un modello che relega gli enti a un ruolo marginale. Tutto è fermo per intralci normativi e per problemi legati al prezzario. Mancano, poi, gli aiuti per il rilancio economico, le imprese sono in ginocchio e c'è gente che non ha ancora una casa. Siamo in una situazione drammatica, eppure» afferma il sindaco Massimo Cialente «ci viene chiesto di restituire le tasse sospese dopo il sisma». Sulla necessità di avere lo stesso trattamento fiscale, a suo tempo riservato ad Umbria e Marche, puntano l'indice anche Angelo Taffo, presidente regionale di Confartigianato, e il direttore della Confcommercio Celso Cioni che invita il premier a dare notizie anche sulla Zona franca.
«Nessuno ne parla più» aggiunge Piero Peretti, segretario regionale dell'Ugl, che chiede anche conto a Berlusconi delle promesse fatte agli aquilani il 29 gennaio scorso, «quando assicurò il suo impegno per il rilancio del lavoro».
Quindi l'Università, con il rettore Ferdinando di Orio che vuole capire dove sono finiti i 16 milioni destinati alla Casa dello studente.
E poi la richiesta di sostenere Universiadi e Scuola della Magistratura, lanciata dal vice presidente del consiglio regionale Giorgio De Matteis e lo snellimento delle procedure burocratiche invocato dal presidente della Gran Sasso Acqua Americo Di Benedetto.
Infine, i comitati cittadini che stanno lavorando per la nuova giornata di mobilitazione che si terrà il 20 novembre e che dovrebbe portare all'Aquila diversi leader dell'opposizione, tra cui Di Pietro e Bersani. «Le domande a Berlusconi? Sono le stesse che ripetiamo da mesi senza aver mai ottenuto una risposta. Domande che riguardano le tasse, il lavoro e la nostra proposta di legge per la ricostruzione». Intanto, martedì c'è chi è pronto ad accogliere Berlusconi e Bertolaso (attesi alla Finanza a Coppito), cantando «goodbye Ruby tuesday», famosa canzone dei Rolling Stones. Una provocazione, (chiaro il collegamento
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