da Giuliano Bugani
Lettera aperta alla CGIL Nazionale
( tra tante)
Egregia CGIL Nazionale,
stamane, 9 novembre 2010, la Sua Segretaria Nazionale, Susanna Camusso, è stata ospite della Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna. Città dove sono nato. E risiedo. La Sua Segretaria, neoeletta, ha avuto parole critiche verso la FIOM Nazionale. Io sono stato iscritto alla FIOM fin dai primi anni ottanta. Ero tornato dal servizio militare di leva. “ Fai il militare, e torni uomo “, mi dicevano da piccolo. Tornai dal militare. Tornai uomo. E un uomo che lavora in fabbrica deve avere la tessera. Della FIOM. Feci il delegato per quasi quindici anni. Sono sempre stato eletto dai miei compagni di lavoro. La Sua segretaria, Susanna Camusso, invece, non l’hanno votata i lavoratori. I lavoratori non l’avrebbero mai votata. Così come non averebbero mai votato chi l’ ha preceduta. Mi ascolti anche lei, egregio Epifani. Parliamoci da uomini. Se anche lei ha fatto il servizio militare. Lavoro in fabbrica da oltre un terzo di secolo. Ho conosciuto la Sua storia. Una storia che finisce qui. Nelle braccia di CISL e UIL. Dove la neoeletta Susanna Camusso, ci porterà. Vi porterà. Io esco. Da Bologna. Dalla mia città. Io emigro. Non so dove andrò. Ma distante da Lei. Egregia Susanna Camusso. Io emigro. Lontano dai suoi futuri inciuci. Lontano dalle sue future riforme di pensioni e contratti. Lontano dalle sue elezioni gerarchiche. La mia democrazia è un'altra. Lei non può capire. Siamo distanti. Restiamo distanti. Lascio a Lei, il suo riformismo, il suo dialoghismo, il suo ipocrisismo, le sue agenzie interinali, il suo tradimentismo, le sue succursali, il suo trasformismo. Il suo migliorismo. Io appartengo a un'altra specie. In via Garibaldi. In via di estinzione. In via di distinzione. Restiamo diversi. La prego. Lo faccia per la storia. Per la storia della CGIL. Sta morendo. Faccia qualcosa. Anzi, meglio se non lo fa. I burattinai sanno a memoria tutto. Ci sono persone che hanno dignità. Serve per sopravvivere. Ci sono persone che non ce l’ hanno. Serve per tradire. Cordialmente.
9 novembre 2010 Giuliano Bugani
operaio, giornalista, poeta
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