Una nuova tragedia si è sfiorata in una scuola questa settimana: nel liceo psico-pedagogico di Enna infatti lunedì scorso Simone C., uno studente quattordicenne, è rimasto ferito a causa del crollo improvviso di un controsoffitto di una delle aule dell’ala nuova!! dell’edificio, inaugurata solo 2 anni fa. . Una docente invece è stata invece solo sfiorata dai calcinacci. In ospedale al giovane studente, ricoverato per alcuni giorni, sono state riscontrate contusioni al collo e diverse escoriazioni Dalle prime ipotesi dei tecnici della Provincia è emerso che dal controsoffitto si sarebbero staccati dei parta lampada non ancorati bene.
Ancora un incidente, per fortuna non mortale, all’interno di una delle tante scuole che nel nostro paese cadono letteralmente a pezzi, scuole dove gli studenti, il personale rischiano grosso ogni giorno, non possiamo affatto dimenticare la tragedia avvenuta nel novembre 2008 nella scuola Darwin di Rivoli, in provincia di Torino, dove l’improvviso sbriciolarsi di un tetto spezzò la vita al giovane diciassettenne Vito Scafidi e ha costretto alla paralisi alle gambe un altro studente.
Quante inchieste, denunce, mappature si sono susseguite in questi ultimi anni, mai smentite nei loro dati, fatte da diversi enti e associazioni sullo stato dell’edilizia scolastica: si calcola che il 58% delle scuole nel nostro paese non ha il certificato di agibilità scolastica, il 30% è privo del certificato igienico-sanitario, il 50% ha carenze nelle misure di prevenzione incendi, tante si trovano in prossimità di zone inquinate e a rischio, molte scuole sono ospitate in edifici progettati per tutt’altra destinazione e mai adeguati a norma, numerosi edifici sono fatiscenti e in condizioni igieniche precarie… e potremmo purtroppo continuare! Come se non bastasse, grazie alla scellerata riforma del governo Berlusconi/Gelmini/Tremonti, moltissime classi nelle scuole sono sovraffollate, a causa dei pesanti tagli ai posti di lavoro degli insegnanti, con la conseguenza di un numero di studenti per aula in palese violazione alle norme sulla prevenzione e sicurezza.
E queste sarebbero le scuole in cui gli studenti dovrebbero essere educati “alla sicurezza, alla prevenzione degli incidenti sul lavoro”!
“Creare la cultura della sicurezza” ”basta con l’incuria e lo stato di inquietante insicurezza”: come risuonano sempre più vuote e false le parole del governo e delle istituzioni, a partire dal presidente Napolitano, dette ogni volta che accade un fatto grave ma poi si continua indisturbati a “derogare” sull’applicazione delle norme sulla sicurezza.
Ma si sa, la logica e l’agire del governo sono al servizio dei padroni: come nelle fabbriche non “vale la pena”di investire sulla sicurezza perché quello che deve contare è lo sfruttamento sfrenato degli operai per accumulare sempre più profitto così deve essere anche nelle scuole dove a fronte di un selvaggio taglio ai finanziamenti e alle risorse, il governo vuole marciare rapido verso lo smantellamento dell’istruzione pubblica per imporre invece una scuola sempre più a misura dei padroni utile a sfornare nuove e fresche braccia e menti da sfruttare.
La tragedia di Rivoli, gli incidenti che accadono sempre più spesso nelle scuole non solo ci devono indurre a fare seriamente la battaglia per la sicurezza nelle scuole ma ci devono spingere con forza alla lotta più generale contro il governo, al servizio dei padroni, per i quali la vita degli studenti, dei lavoratori non conta nulla.
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