venerdì 12 novembre 2010

pc quotidiano 12 novembre - Arabia ed Egitto: i mastini dell'imperialismo Usa



Non c'è solo Israele nell'area mediorientale ad agire per gli interessi dell'imperialismo Usa .
Il più grande esportatore di "democrazia" al mondo, gli Usa, non solo sostiene militarmente ed economicamente uno stato razzista, confessionale e terrorista come lo Stato d'Israele, ma rafforza sempre più il suo appoggio ai regimi corrotti e fascisti dell'area, Arabia Saudita ed Egitto tra i primi.
Da un lato, il Pentagono venderà all'Arabia Saudita armi per 60 miliardi di dollari, la più grande vendita di armi ad un altro paese nella storia degli Usa, e trasforma il medioriente in una polveriera pronta ad esplodere.
Dall'altra, non manca di offrire il proprio sostegno al regime corrotto egiziano dei due Mubarak (comunque vadano le elezioni-farsa di questo mese per il loro Partito Nazional Democratico, comunque padre o figlio controlleranno i due terzi dei seggi). E' il regime che reprime con lo stato di polizia, con le leggi d'emergenza, che incarcera, secondo le associazioni per i diritti umani, 14 mila egiziani senza accuse precise e un processo, che manda la polizia contro gli operai che scioperano per l'aumento del salario mensile che è di 35 pound (pari ad appena 5 euro), che all'inizio di giugno ha ucciso un giovane di Alessandria, pestato a morte in strada dopo essersi rifiutato di farsi perquisire, facendo esplodere la rivolta nella capitale. E' il regime che affianca Israele nelle uccisioni mirate dei combattenti palestinesi.
Ancora una volta i sorrisi di Obama coprono i veri crimini Usa contro i popoli oppressi che passano per l'appoggio ai regimi delle borghesie compradore così tanto odiati dai loro stessi popoli.
Un fragile equilibrio basato sul terrore di stato aspetta una nuova rivolta della Palestina, anticolonialista e antimperialista, che, ancora una volta, sarà il detonatore per l'incendio del medioriente per il riscatto delle masse arabe.

prolcomra

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