venerdì 26 novembre 2021

Denuncia politica - SALVARE PRODUZIONE E CONSUMI - SALVARE IL CAPITALE PRIMA DI TUTTO

Il governo Draghi nel nuovo allarme pandemia ha prodotto la misura del super green pass, ma escludendola da luoghi di lavoro e in funzione esplicitamente del commercio soprattutto natalizio. 

Nuovamente il governo non vuole fare l'unico provvedimento necessario: rendere obbligatoria la vaccinazione, perchè questa sarebbe per tutti e non piace ai piani dei padroni: "produci sempre, profitti subito". 

I lavoratori, le lavoratrici delle fabbriche, del commercio, dei servizi, dei vari posti di lavoro restano a rischio contagi/salute, come a rischio salario e lavoro.

Tutti i lavoratori e le lavoratrici devono chiedere e lottare per la vaccinazione obbligatoria. 
Altri espedienti danneggiano solo la salute e le tasche/il salario. 
Come alcuni operai hanno detto: per la vaccinazione obbligatoria noi possiamo anche scioperare!

Pubblichiamo stralci di un articolo apparso su Il Manifesto, che dà un contributo su questo nella denuncia.

Confindustria docet: lavoro e consumo davanti a tutto

L’eccezione prevista dal governo rivela come il lavoro e il consumo figurino come le prime, se non le uniche necessità della vita sociale

di Marco Bascetta

Che in Italia fossero i teatri e i musei gli spazi pubblici più affollati e infetti al contrario di centri commerciali e vie dello shopping è una circostanza che ci era sempre sfuggita prima delle ultime decisioni del governo in materia di lotta al coronavirus. Può accadere che certe misure rivelino in filigrana, aldilà della loro efficacia o ragionevolezza, una particolare idea del vivere in società e delle relative priorità. Senza entrare nel merito del Green pass rafforzato, dell’attendibilità o meno dei

tamponi, rapidi o molecolari che siano, è in primo luogo alla tenuta di una logica, di un pensiero razionale, che converrebbe guardare.

L’epidemia ha ripreso a crescere e la concentrazione di persone, soprattutto non vaccinate, parzialmente vaccinate o risultate negative a test di dubbia attendibilità, a favorirne la diffusione. Questo vale per ogni assembramento indipendentemente dai motivi o dalle ragioni che lo hanno determinato.

Ai fini della pubblica salute se soggetti privi di Green pass si ammassano nelle gallerie di una miniera, in un capannone industriale o in un centro commerciale piuttosto che in questo o quel luogo della vita culturale e «ricreativa» non fa alcuna differenza.... L’eccezione prevista dal governo rivela come il lavoro e il consumo figurino come le prime, se non le uniche necessità della vita sociale...

Se lo scopo del nostro governo non è quello di creare il paradiso di Confindustria dove lavoro e consumo passano davanti a tutto, allora anche per queste attività dovrebbe essere richiesto il completamento del ciclo vaccinale. Si tratterebbe della famigerata vaccinazione obbligatoria che molti paventano come grave attentato alle libertà individuali se non all’ordine costituzionale? Di fatto, più o meno... Altrimenti rientreremo in quella giungla di normative e ordinanze, non di rado arbitrarie, di controlli e sanzioni che già hanno esacerbato gli animi dei cittadini nelle fasi precedenti. E di cui le prime avvisaglie si intravedono nei coprifuoco a macchia di leopardo, secondo gli umori dei sindaci altoatesini. Ogni partizione della popolazione in base ai suoi comportamenti è destinata a seminare astio, risentimento e diffidenze. Così come ogni segmentazione della vita sociale tra superfluo e necessario, mette in luce gerarchie di interessi, aridità contabili, e disprezzo dei cittadini. 

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