"...Da un lato una salvaguardia rigida di brevetti e vaccini al servizio delle multinazionali farmaceutiche e i loro giganteschi profitti, e dall’altro la beneficenza pelosa di vaccini per le popolazioni del terzo mondo, la cui vaccinazione è sostanzialmente al 2%, che considera quindi la pandemia come un fatto che può provocare milioni di morti, che può essere eterna, endemica con le sue molteplici varianti, pur di non mettere in discussione il cuore stesso che ogni persona di buon senso comprende e riconosce: una pandemia mondiale o si ferma su scala mondiale o essa torna ripetutamente a casa nel “salotto buono” dei paesi imperialisti, in un pozzo senza fondo, in un mare che non si può prosciugare con un cucchiaio, che mette, questa sì, in discussione la vita quotidiana in ogni paese del mondo, con l’ombra della malattia e della morte costantemente sull’uscio di casa.
Le scelte, quindi, del G20 sono oggettivamente figlie del sistema ma non per questo meno soggettivamente criminali; una faccia dell’orrore a cui mettere fine solo e comunque con la lotta quotidiana nelle mani di proletari e masse popolari che impongono i vaccini per tutti e che aggrediscono in tutte le forme il sistema sanitario e il sistema di vita, impotente contenitore del contagio pandemico..."
dall'editoriale di proletari comunisti novembre/dicembre
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